Concentrazione è la parola d’ordine per il Torino con il Napoli

Ventura deve decidere se per contrastare il Napoli è meglio affidarsi al 3-5-2 o cambiare modulo e passare al 4-3-3 o al 3-4-3 o anche tornare all’antico, ma è molto meno probabile, al 4-2-4.
25.10.2013 12:46 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Concentrazione è la parola d’ordine per il Torino con il Napoli
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il Torino non difetta tanto per capacità a segnare e lo dimostrano i tredici gol realizzati nelle otto gare giocate, ma è indubbiamente carente nel chiudere le partite, infatti, troppo spesso da una situazione di vantaggio è passato a una di parità, a prescindere dai torti arbitrali. Con un po’ più di accortezza i granata avrebbero evitato che la palla finisse dalle parti dell’area di Padelli e questo avrebbe impedito l’atterramento in area di Poli e il conseguente rigore di Balotelli e il contatto fra Eder e Glik con altro rigore e altri tre punti che sono diventati uno, tanto per citare i due esempi più clamorosi. Tenendo conto di questi precedenti e anche delle altre partite con Verona e Inter, quando il Torino stava vincendo e poi ha chiuso la gara pareggiando, quindi dove è stato rimontato, domenica con il Napoli la concentrazione e l’attenzione dovrà essere massima perché Benitez dispone di un gran numero di giocatori, Higuain, Calejon, Hamsik, Mertens, Pandev e Insigne, che in ogni istante della partita possono inventarsi la giocata e il gol.

 

Ventura deve continuare a fronteggiare l’emergenza sia in difesa, non saranno della gara Bovo e Rodriguez, sia a centrocampo, Brighi e El Kaddouri sicuramente non giocheranno, ma anche Farnerud e Basha (ha ripreso ieri ad allenarsi con i compagni) difficilmente potranno ritrovare la forma per dare un valido contributo, senza scordare che anche in attacco mancheranno Larrondo e Immobile, quest’ultimo squalificato per un turno. A questo punto le scelte del mister granata saranno quasi obbligate, infatti, o continuerà con il 3-5-2 o dovrà cambiare modulo passando al 4-3-3 o al 3-4-3, sempre che non rispolveri il 4-2-4.

 

Se a Napoli la difesa sarà composta da tre elementi i candidati sono Darmian, Glik e Moretti, potrebbe anche essere utilizzato Maksimovic, ma il serbo finora ha giocato solo alcuni minuti nel finale di gara con la Sampdoria ed è presumibile che Ventura preferisca affidarsi a Darmian in posizione di centrale di destra dove ha maggiore esperienza. Se la difesa sarà a quattro allora in campo andranno Darmian, Glik, Moretti e uno fra D’Ambrosio o Pasquale. Passando al centrocampo in caso di cinque uomini toccherà a D’Ambrosio, Bellomo, Gazzi, Vives e Pasquale, mentre se saranno in tre D’Amborsio o Bellomo, Gazzi e Vives o se si ritornasse all’antico, con due soli mediani, la scelta ricadrebbe su Gazzi e Vives. In attacco Cerci e Barreto oppure Cerci, Meggiorini e Barreto o, ma è decisamente meno probabile, Cerci e D’Ambrosio come esterni e Barreto e Meggiorini come punte. Comunque a prescindere dal modulo e da chi giocherà il Torino non dovrà più commettere l’errore di farsi rimontare nel caso riesca ad andare in vantaggio, così come dovrà essere molto attento a impedire ai campioni di Benitez di tenere sotto assedio Padelli. L’obbligo di vincere è del Napoli, ma il Torino ha il dovere di dimostrare di essere concentrato e attento a non porgere il fianco ai partenopei che sono forti e non hanno bisogno di gentili omaggi, che se saranno concessi sicuramente verranno sfruttati al meglio.