Con Lukic il Torino non ripeta gli errori di gestione commessi con N’Koulou
Bisogna subito dire che Lukic, pur dichiarando di non voler andare a Monza, non si è comportato nello stesso identico modo di N’Koulou: il serbo effettivamente si è tirato fuori però non ha fatto come il francese che scese in campo e giocò male, perché non c’era con la testa poiché voleva essere ceduto, favorendo così il gol di Jimenez e compromettendo i playoff di Europa League con il Wolverhampton e poi solo dopo disse che non se la sentiva di giocare. Lukic in campo non ha mai fatto mancare il suo apporto come si è visto anche nella gara di Coppa Italia con il Palermo segnando il gol che ha sbloccato il risultato e servendo l’assist per la rete di Radonjic. Resta comunque che anche lui, come N’Koulou, abbia chiesto di non essere convocato per questioni legate al rinnovo del contratto, si vociferava fino al 2027, e all’aumento di stipendio, però senza arrivare a formalizzare il tutto. Le richieste per Lukic non mancano, piace alla Roma e società di Premier, Bundesliga e Liga, quindi potrebbe essere che gli siano state fatte offerte, magari anche più generose da altri club pronti a mettere tutto nero su bianco.
Dopo l’ammutinamento, N’Koulou fu messo fuori rosa per un periodo e poi a seguito di una lettera di scuse fu reintegrato a partire da martedì 17 settembre e tornò in campo a fine mese dal 30 rimanendo al Torino anche nella stagione successiva fino alla naturale scadenza del contratto. Le sue prestazioni furono nella norma, con qualche alto e basso, ma non tornarono agli stessi livelli di prima. Lukic non è stato convocato per la partita con il Monza e adesso si vedrà quali saranno gli sviluppi della vicenda.
Per il bene del Torino però deve essere fatta chiarezza al più presto. La società di certo lo multerà, come fece con N’Koulou, ma deve decidere subito se tenerlo, facendo rientrare completamente l’accaduto, o darlo via. Non è semplice sia in un caso sia nell’altro. Lukic era stato nominato da poco capitano dopo l’addio di Belotti e il 20 luglio scorso, 23 giorni prima dell’ammutinamento, in conferenza stampa a Bad Leonfelden, durante il ritiro in Austria, parlò assumendosi il ruolo che impone indossare la fascia da capitano e ripetendo più volte: “Non vi preoccupate quest’anno ci sono io” (per rileggere il testo con le dichiarazioni integrali di Lukic cliccare sul seguente link: https://www.torinogranata.it/primo-piano/lukic-non-vi-preoccupate-quest-anno-ci-sono-io-diventero-un-centrocampista-completo-sono-pronto-ad-essere-il-capitano-del-toro-e-una-responsabilita-e-139029). Chi ha scritto allora e chi lo fa oggi ha sentito con le sue orecchie e visto con i suoi occhi il giocatore mentre parlava e l’impressione fu e lo è ancora che fosse convinto e sincero. In caso contrario è un ottimo attore e forse gli converrebbe cambiare mestiere perché guadagnerebbe anche di più recitando che non continuando a fare il calciatore.
Che cosa è accaduto in poco più di tre settimane per far cambiare completamente idea a Lukic?. Trattasi di un uomo seppur giovane, ma che ha compiuto 26 anni due giorni fa. Dall’estate del 2016 è un giocatore del Torino, con la parentesi della stagione 2017-2018 al Levante. Non ha mai avuto comportamenti fuori dalle righe, sempre pacato ed educato. Ha vissuto da dentro lo spogliatoio la vicenda N’Koulou che ha dato il via al declino della squadra che arrivò nelle due stagioni successive a salvarsi all’ultimo e solo l’anno scorso con Juric al timone si risollevò e lui disputò la sua miglior stagione, calcisticamente crescendo definitivamente. Ecco perché il Torino deve trovare subito una soluzione. Il rinnovo sembra difficile come anche il solo l’adeguamento dell’ingaggio. Questo potrebbe essere stato proprio il motivo che ha scatenato la reazione di Lukic. E’ uno dei “senatori”, ma guadagna meno di tanti altri, compresi alcuni che sono fuori dal progetto tecnico, ed è stato pure nominato capitano. Attualmente percepisce 700mila euro e pare che gli fosse stato promesso un aumento fino a 1,6 mln netti a stagione. Oltretutto con la società che vuole ridurre il monte ingaggi dei giocatori è arrivato Vlasic che pur ricucendosi lo stipendio comunque percepirà 2,4 mln all’anno, persino più di quanto guadagnava Belotti, che arrivava a 2. Può essere che per questo Lukic si sia sentito come tradito dalla società, che adesso però se gli rinnovasse il contratto e gli adeguasse lo stipendio apparirebbe debole e incline ad assecondare le proteste dei suoi tesserati. La cessione potrebbe essere la soluzione più semplice, ma se Cairo vuole ricavarne 20 mln sarà dura perché gli altri club conoscendo la situazione di certo offriranno cifre al ribasso. Però, seppur possa dare fastidio, meglio ottenere un po’ meno piuttosto che rischiare un braccio di ferro con il giocatore arrivando alla scadenza del contratto il 30 giugno 2024 e vederlo andare via a parametro zero senza ricavare neppure un centesimo. Magari un prestito oneroso con obbligo di riscatto legato alle prestazioni: trattandosi di un giocatore di buon livello e che ha ancora ulteriori margini di crescita accontenterebbe tutti senza che il Torino ci rimetta economicamente. In ogni caso è una brutta vicenda che non deve essere peggiorata con scelte sbagliate.
Buon Ferragosto a tutti