Con la Coppa Italia s'inizia a fare sul serio

La partita di Coppa Italia con in palio punti veri servirà per testare la squadra e il lavoro svolto durante il ritiro. Il mercato chiuderà il trentun agosto e, se fosse necessario, c'è tutto il tempo per apportare ulteriori rinforzi alla rosa.
13.08.2011 14:40 di  Elena Rossin   vedi letture
Con la Coppa Italia s'inizia a fare sul serio
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Finito il ritiro il Torino è atteso subito dalla prima verifica. Questa sera con il Lumezzane si gioca per i tre punti e per passare il turno di Coppa Italia. Ventura e i giocatori hanno avuto un mese per conoscersi e per capirsi, ora bisogna vedere se il gruppo si è trasformato in squadra. Che ci sia ancora molto da lavorare, come lo stesso allenatore dice, è indubbio e di qui al trentun agosto, giorno di chiusura del calciomercato, la rosa granata potrebbe subire qualche variazione sia in entrata, servono un centrocampista centrale e un esterno destro, sia in uscita, rimangono sempre aperte le incognite delle cessioni di Ogbonna e Bianchi. Se queste cessioni si verificassero allora bisognerebbe prendere anche un difensore centrale e un attaccante, entrambi di livello perché chi va via deve essere sostituito adeguatamente e i fatti, non le parole, lo hanno dimostrato: Ogbonna e Bianchi sono due colonne portanti del Toro quindi i loro sostituti devono essere all’altezza.

Da ieri sera la squadra granata è tornata a Torino. Prima di partire ha ricevuto i saluti del vice sindaco di Omegna, Giulio Lapidari, del presidente dell’Omegna calcio, Matteo Fornara, e di Massimiliano Maroni delle Terme di Bognanco. Lapidari: “Volevo ringraziare il Torino Fc che ha creduto nella nostra proposta, tutto lo sfaff e i giornalisti che sono stati sempre presenti agli allenamenti e alle partite. Vorrei ringraziare anche tutti gli enti dalla Regione alle Provincie, perché soltanto tutti insieme potevamo sopportare un evento di così grande portata per il comune di Omegna. Grazie anche all’Omegna Calcio, perché con il suo operato e il lavoro dei suoi volontari ha permesso che tutto si svolgesse nel migliore dei modi. Un grazie infine ai volontari della protezione civile. Spero che tutti abbiano apprezzato la nostra ospitalità e le strutture. Un ringraziamento particolare va a tutti i tifosi del Torino e non, perché hanno partecipato non soltanto agli allenamenti e alle partite. Proprio venendo a vedere la partita con l’Omegna hanno contribuito a un gesto di solidarietà perché parte dell’incasso è stato devoluto a chi in questo periodo sta attraversando delle difficoltà. A proposito delle amichevoli disputate quella con il Varese a Verbania è stata vista da quasi tremila persone e quella con l’Omegna da circa duemila spettatori e va ricordato anche che c’è stata una media di cinquecento persone ad ogni allenamento, senza nessun problema di ordine pubblico. Mi sembra che questo evento sia stato positivo e come tutte le cose può essere ancora migliorato. Io a quest’operazione ho creduto fin dall’inizio insieme all’assessore Luigi Songa e a Giorgio Spadaccini e a tutti gli altri componenti dell’amministrazione. Questo progetto sarà portato avanti e spero che nel prossimo futuro potrà esserci ancora collaborazione con il Torino. Visto il risultato e siccome sono anche assessore allo sport dico che noi come amministrazione dobbiamo puntare sull’ambito sportivo e al turismo sportivo, perché attraverso le società sportive si può migliorare sia l’aspetto economico-sociale del nostro territorio sia il futuro dell’educazione e della formazione dei nostri ragazzi. Per ciò grazie a tutti e in bocca al lupo per il vostro campionato e la vostra annata e spero di rivedervi il prossimo anno”. L’allenatore del Torino Ventura, capace sempre con una simpatica battuta di elevare l’umore dei presenti, è intervenuto dicendo: “Il Torino sicuramente, per l’allenatore è durissima qui di conseguenza vorrei salutare adesso (ride e fa sorridere tutti i presenti, ndr). Vorrei contraccambiare – prosegue divenendo serio – e l’ho detto dopo la partita con l’Omegna che il posto è bellissimo e tutti noi stiamo stati benissimo. Il novanta per cento dei giocatori non era stato mai qui e ha scoperto il posto, la città e il lago, ma soprattutto ha scoperto la gentilezza e la disponibilità che ci avete dato”. Poi rivolto al vice sindaco, tornando istrione, ha detto: “Lei deve pregare tutte le sere che il prossimo anno io sia ancora l’allenatore del Torino, così torniamo qui” (risate generali, ndr). Ha preso poi la parola Fornara: “Devo di re che questa dieci giorni è stata a tratti anche eccitante per una società come la nostra che è dilettantistica. Io sono sicuro che all’interno dell’Omegna Calcio, ma anche nelle istituzioni, è nata la consapevolezza che questi eventi li possiamo organizzare e dobbiamo rifarli in futuro. Per questo mi auguro che Ventura resti allenatore del Toro, almeno fino all’anno prossimo, e che la squadra torni in ritiro da noi. Grazie a tutti e in particolare a tutto l’Omegna calcio, perché seppur partiti da zero siamo riusciti ad organizzare quest’evento con il sostegno di tutte le istituzioni che hanno creduto in noi. Permettetemi di concludere dicendo che vedere il nostro stadio di nuovo pieno di tifosi, non accadeva dai tempi della serie C che risalgono a venticinque anni fa, è una vera gioia emotivo di grande soddisfazione per chi negli ultimi anni lo ha visto semi deserto e spera di tornare a vederlo pieno e non solo ad agosto”. Maroni: “Porto i saluti delle terme e della Valle di Bognanco e volevo infornarvi che la nostra presenza è dovuta ad un lavoro fatto in collaborazione con la presidenza della Provincia e l’assessorato allo sport relativo all’utilizzo della nostra acqua al magnesio per dissetare i giocatori. Credo che la nostra acqua sia stata apprezzata e avendo avuto occasione di parlare più volte con il professor Misischi e stiamo studiano un modo per testare quest’acqua, che fino ad oggi non era mai stata abbinata al mondo dello sport, e verificare i benefici del magnesio forniti non da prodotti chimici, ma da un prodotto naturale che nasce dalla nostra sorgente”.

Durante il ritiro, prima a Sappada e poi a Omegna, il Torino ha svolto un lavoro intenso sia a livello fisico sia a livello di apprendimento del modo di giocare a calcio di Ventura. I movimenti e gli schemi sono stati provati e riprovati per essere mandati a memoria ed eseguiti automaticamente durante le partite. Tutti i giocatori che si sono presentati in conferenza stampa hanno detto che Ventura è un allenatore di livello e che non solo spiega il calcio, ma fornisce soluzioni in modo che in partita quando la palla è fra i piedi il giocatore sa sempre cosa deve fare. Vedremo questa sera quanto di ciò che è stato appreso in allenamento sarà tramutato in gioco sul campo e di conseguenza se questo Torino, continuando a lavorare, potrà intraprendere la strada che porta all’obiettivo serie A. Agosto non è terminato quindi se risultasse utile apportare qualche correttivo alla rosa c’è ancora tutto il tempo per farlo purché Ventura, Petrachi e soprattutto Cairo lavorino in sintonia e senza indugi.