Con il Napoli potrebbe essere riproposta la mediana a tre

Il 4-3-3 sopperirebbe alle assenze di Brighi e Birsa e renderebbe il centrocampo numericamente più consistente per contrastare la forza d'urto dei partenopei. Altro nodo da sciogliere la scelta delle punte.
27.03.2013 08:00 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Con il Napoli potrebbe essere riproposta la mediana a tre
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

All’andata il Torino si presentò al San Paolo con Basha, Gazzi e Vives e poiché a causa d’infortuni Brighi e Birsa non sono disponibili sabato sera Ventura potrebbe riproporre lo stesso trio a centrocampo, magari sacrificando all’inizio Santana per poi farlo entrare nel secondo tempo, come avvenne nella gara d’andata, tornando così al consueto 4-2-4. Con una mossa di questo tipo risolverebbe due problemi: renderebbe il centrocampo più folto in modo da contrastare meglio le incursioni di Cavani e compagni ed eviterebbe di dover sostituire l’esterno sinistro vista l’assenza di Birsa e la non perfetta condizione di Menga che accusa un risentimento muscolare, infatti ieri precauzionalmente, come riportato sul sito ufficiale della società granata, non si è allenato con i compagni e si è sottoposto a “cure e terapie”.

E’ proprio alla voce esterni che Ventura non ha molte soluzioni: a destra Cerci è arruolabile e neppure troppo provato dall’aver giocato in Nazionale poiché ieri sera Prandelli lo ha schierato solo nei diciassette minuti finali della partita con Malta valevole per la qualificazione ai Mondiali in Brasile, mentre per la sinistra c’è Santana e a oggi come unico sostituto disponibile c’è Stevanovic che per fortuna può giocare su entrambe le fasce. In caso di assoluta emergenza comunque il tecnico ha un asso nella manica potendo utilizzare D’Ambrosio che è un terzino, ma è capace di giocare anche più avanzato.

Altro rebus che dovrà risolvere Ventura è chi far giocare in attacco. Se l’utilizzo di Cerci è scontato, il ballottaggio per gli altri due posti è apertissimo e si contendono la maglia da titolari: Bianchi, Barreto, Meggiorini e Jonathas. Il capitano non segna da più di un mese, dalla rocambolesca gara con il Cagliari quando dagli undici metri freddò Agazzi regalando l’illusione del pareggio. Barreto dal suo arrivo a gennaio non ha ancora siglato la sua prima rete in maglia granata. Meggiorini è assente dai tabellini dei marcatori dalla doppietta rifilata all’Inter il ventisette gennaio. Jonathas è l’unica punta di ruolo che ha segnato nell’ultimo periodo poiché è l’autore del gol vittoria sulla Lazio. La scelta quindi per Ventura è tutt’altro che facile.
Sarebbe decisamente intrigante se, almeno per una parte della gara, in campo si vedessero da una parte Cerci e dall’altra Santana con in mezzo un’unica punta, soluzione sicuramente particolare, ma neppure così folle, soprattutto se venissero utilizzati o Barreto o Jonathas, a seconda se si volesse puntare più sulla rapidità e l’imprevedibilità dei movimenti nel caso di Barreto o sulla stazza fisica unita a una buona dose d’opportunismo come ha dimostrato di possedere Jonathas con la Lazio. E’ vero che il Torino non ha ancora raggiunto l’aritmetica salvezza e la prudenza suggerirebbe di non azzardare esperimenti ancor di più perché non tutti i giocatori sono disponibili, ma, alle volte, l’osare può rivelarsi un’arma estremamente efficace.