Come può cambiare il Toro (di Juric) con Pjaca e Messias?
Reduce dal'11-0 rifilato all'Obermais di Merano, dal 5-1 ottenuto contro il Brixen, e dal certamente non entusiasmante pareggio a reti bianche conseguito contro i sauditi dell'Al-Fateh, il nuovo Toro targato Ivan Juric, mentre si attendono gli sviluppi relativi alla telenovela Belotti, guarda all'innesto dei tanto cercati trequartisti, utili al 3-4-2-1 del tecnico croato. Certo, prosegue la sperimentazione di Karol Linetty a supporto dell'unica punta, come anche la riproposizione di Sasa Lukic come jolly ed elastico tra mediana e fronte offensivo; urge, tuttavia, che si uniscano alla rosa almeno parte dei giocatori richiesti da Juric, e che possano realizzare a tutto tondo il progetto pensato dall'allievo prediletto di Gasperini.
Marko Pjaca, connazionale del mister, nonché ennesimo ex-juventino a sposare la causa granata (l'accordo dovrebbe chiudersi entro la fine della settimana), e Junior Messias, fantasista carioca nella cui cessione in doppia cifra il Crotone continua fermamente a credere. Con questi innesti, i due slot alle spalle della punta titolare, tendenzialmente - a meno che Belotti alla fine non resti per la settima stagione consecutiva - Toni Sanabria (con Zaza ancora una volta primo rincalzo, e il giovane Warming carta matta?), andrebbero immediatamente a riempirsi. Un trequartista centrale e rifinitore classico e un'ala ad allargarsi e rientrare: proprio l'asimmetria come piace a Juric.
A quel punto, diventerà d'uopo snellire la rosa: tra Verdi, Millico, Edera, Iago Falque, è arduo pensare che almeno due non partano. E i succitati Linetty e Lukic? Non è escluso che entrambi rimangano, per quanto le offerte da oltre confine, ancorché non aderenti alle richieste dei vertici del Toro per i rispettivi cartellini, possano ancora essere recapitate. Sia per il polacco sia per il serbo, dunque, potrebbe profilarsi il doppio ruolo di interno di centrocampo, a fianco dell'inamovibile Mandragora (in concorrenza con Rincòn e, forse, con Segre), e di alternativa sulla trequarti. E non è nemmeno da escludere che Juric punti su una rosa di potenziali titolari persin più ricca del previsto, pregna di varianti tattiche e di "numeri 12" mirati. A costo però, in tal caso, di generare tanto malcontento nello spogliatoio.