Chissà se i giocatori hanno recepito le parole di Mazzarri e se le metteranno in pratica con il Milan?

Granata e rossoneri sono alla ricerca dei tre punti per mettersi alle spalle le critiche ricevute e per ripartire.
26.09.2019 12:08 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Chissà se i giocatori hanno recepito le parole di Mazzarri e se le metteranno in pratica con il Milan?
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Dopo due sconfitte, con squadre che erano in fondo alla classifica a zero punti, Lecce e Sampdoria, e con un unico gol segnato quello su rigore dai blucerchiati, il Torino affronta il Milan che in graduatoria ha gli stessi punti, sei, ed è in difficoltà sul piano del gioco e anche su quello dei gol, problemi che hanno provocato non poche critiche e già messo in discussione il nuovo allenatore Giampaolo. Infatti, all’attivo i rossoneri di gol ne hanno solo due realizzati alle neo promosse Brescia e Verona, bottino che poneva prima di questo turno l’attacco della squadra di Giampaolo tra i più asfittici della serie A insieme a quelli di Udinese e Sampdoria. Entrambe le squadre hanno bisogno di trovare equilibrio tra i reparti e riuscire a mettere in pratica i credo dei rispettivi allenatori.

Mazzarri ieri in conferenza stampa ha difeso con forza i suoi giocatori che come lui avevano ricevuto critiche per quanto si era visto in campo non solo per la gara con il Lecce, al termine della quale lo stesso allenatore granata aveva dichiarato che la partita era stata mal giocata, ma anche per quella con la Sampdoria. Queste ultime critiche non accettate da Mazzarri che ha invece puntato il dito contro decisioni arbitrali che hanno inciso sul risultato finale. Ammettendo che il gol dei blucerchiati fosse scaturito da un fallo su Lyanco di Gabbiadini e ammessi anche i falli su Aina di Depaoli e su Belotti di Murillo e di Bereszynski resta comunque il fatto che il Torino abbia fatto un solo tiro nello specchio della porta, quello di Zaza all’81esimo, a fronte dei sei della Sampdoria (Rigoni 2, Depaoli 1, Ekadal 1, Vieira 1 e Gabbiadini 1), che abbia creato quattro occasioni da gol (Zaza 2, Izzo 1, Lyanco 1) mentre la Samp otto (Gabbiadini 2, Depaoli 2, Rigoni 2, Ekdal 1 ed Vieira 1) e che Audero abbia dovuto fare una sola parata decisiva a fronte delle quattro di Sirigu (tutti dati tratti dal match report pubblicato sul sito della Lega Serie A).

Con il Milan il Torino deve, quindi, riscattarsi. E’ pero spontaneo domandarsi quale umore ha la squadra e come affronterà i rossoneri. Su questo Mazzarri ha detto: “Io spero che, siccome sono professionisti come lo sono stato io quando da giovane giocavo, i miei giocatori sentano l’umore del proprio allenatore perché se lo sentono domani (oggi per chi legge, ndr) vedrete una squadra che sarà difficile da superare. Io dentro la loro testa con ci sono , a parte gli scherzi. Penso che i ragazzi sono abituati, sanno che cosa gli ho detto, tocco tutti i tasti per cercare che reagiscano e anche quello dell’orgoglio per tutte le cose che si sono dette che non ci piacciono Se hanno un po’ di orgoglio forte lo dimostreranno domani (oggi per chi legge, ndr). Noi abbiamo solo quello. Io non vado in campo e far fare non è come fare, quando ero giocatore ero un undicesimo e potevo parlare di me. Ora cerco in tutti i modi di farli reagire lo ho chiamati uno a uno e ho toccato tutti i tasti per cui se stanno bene fisicamente quelli che manderò in campo, magari uno un po’ meno, però, se hanno recepito quello che ci siamo detti in questi giorni sia nei colloqui individuali sia in quelli di gruppo domani, penso, che vada in campo una squadra anche un po’ arrabbiata e questo ci vuole perché nel calcio moderno in certe situazioni bisogna essere un po’ così, mentre quando si ha la palla bisogna essere sciolti, tranquilli e fiduciosi. Quando abbiamo voluto abbiamo saputo giocare a calcio dobbiamo farlo quando siamo in possesso palla”. Fra qualche ora si vedrà se i giocatori hanno recepito le parole del loro allenatore.