Che la vittoria con il Milan non porti però latitanza del Torino società nel calciomercato

14.01.2023 11:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Cairo e Vagnati
TUTTOmercatoWEB.com
Cairo e Vagnati
© foto di www.imagephotoagency.it

A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca per cui tendo conto che il calciomercato ha aperto i battenti dodici giorni fa e che al Torino servivano un centrocampista di piede sinistro, un centravanti, un trequartista e con l’infortunio di Lazaro, sommato alla contemporanea ancora indisponibilità di Aina, anche un giocatore di fascia e che il club granata non ha ancora preso nessuno si insinua il timore che dopo la vittoria con il Milan e il passaggio ai quarti di Coppa Italia grazie al gol del giovane Adopo e all’assist dell’altrettanto giovane Bayeye la dirigenza del Torino possa pensare che tutto sommato non servono così tanti rinforzi.

Indubbiamente fa un immenso piacere che ragazzi che finora avevano visto il campo con il contagocce siano risultati determinanti subentrando a San Siro, ha fatto bene anche Seck, ed è molto positivo che giochino in ruoli dove servono rinforzi, Adopo è un centrocampista ma di piede destro, Bayeye un terzino destro e Seck un’ala destra che può giocare anche a sinistra o da punta, però resta il fatto che non basta una buona prestazione da subentranti, anche se contro i campioni d’Italia in carica nonché attuali secondi in classifica, agli ottavi in Champions League e prossimi a disputare la Supercoppa italiana, per farne di rinforzi assoluti. Più realisticamente, anche per gli stessi giocatori che non devono montarsi la testa, si può dire che a fronte del lavoro fin qui svolto in allenamento Adopo, Bayeye e Seck sono passati dall’essere ancora acerbi per la Serie A a risorse con un buon grado di affidabilità come alternative ai compagni che di solito giocano titolari. Sarà anche la proverbiale, diciamo, prudenza italiana nel lanciare i giovani, mentre all’estero a 18-19 anni se dimostrano di avere qualità sono utilizzati già da titolari, ma siamo in Italia e questo è il modus operandi.

Juric finora ha utilizzato poco Adopo, Bayeye e Seck e avendoli sotto gli occhi quotidianamente sa di certo quali progressi hanno fatto e fino a che punto sono in grado di dare un contributo, per cui se ha ripetuto più e più volte nei mesi scorsi e anche molto recentemente che “servono due giocatori per completare la rosa e poi dopo si può pensare se la si vuole migliorare ulteriormente” un motivo ci sarà. A tutto questo va aggiunto che sempre Juric, e ancora una volta in più di un’occasione, ha affermato: "Sono soddisfatto della crescita di tutti. Non abbiamo grandi margini di miglioramento che mi possano far dire che questo è un giocatore strepitoso, ma che non lo abbiamo ancora visto. Siamo quelli che siamo, stiamo lavorando bene e i ragazzi possono migliorare, ma non ci sono margini allucinanti. Siamo già a un livello, per valore della rosa, secondo me ottimo". Appunto l’attuale livello dei giocatori in rosa è sufficiente per mantenere il Torino a metà classifica e non per andare oltre. E lo ha detto chiaramente anche Juric prima della gara con la Salernitana otto giorni fa: “I primi otto, nove posti per noi non sono raggiungibili guardando realmente come sono strutturate e costruite le altre squadre”. Sulla tipologia dei rinforzi che servono Juric è stato molto chiaro: “Abbiamo bisogno di qualche giocatore che sia veramente sostanzioso. Di livello alto. Di giovani ne abbiamo tantissimi ed è un piacere lavorare con loro, ma non penso che specialmente a gennaio si debba andare a prenderne altri”.

Alla chiusura del calciomercato mancano diciassette giorni e tocca a Cairo mettere nella condizione Vagnati di poter procedere e accontentare mister Juric. Così si smentirebbe il timore che dopo la vittoria con il Milan e il passaggio ai quarti di Coppa Italia la dirigenza del Torino possa pensare che tutto sommato non servono rinforzi e che latiti nel mercato.