Carlo Nesti: "Toro: cuore, fortuna, ma anche nuove... 'scoperte'"

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Sincera la sintesi di Gillet, tagliente come una lama: “Che botta di cu...! Ma ogni tanto, ci vuole!”. E ci vuole, quando si è, letteralmente, decimati (10 assenti). Il Toro, per salvarsi, dimentichi voli pindarici di fantasia sul possesso palla: realizzabile in B, non in A. Meglio mettere al primo posto, come contro il Siena, il “cuore”, e affidarsi a realtà, delle quali Ventura si deve convincere. Ha senso non promuovere titolare il Brighi,giustamente incavolato con la panchina, dopo il gol, visto ieri? E il D’Ambrosio, che apre le azioni di 2 reti su 3? E il Sansone, che dimostra di non essere un inutile peso piuma, ma un furetto capace di lottare, oltre che di accarezzare la palla? Frattanto, bene Rodriguez, Cerci, e Bianchi, miglior colpitore di testa del campionato. Suciu rientra, e non si infortuna: miracolo!    

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