Cairo risponde alle domande di CronacaQui
Gentile Direttore,
con la presente desidero rispondere alle cinque domande che mi avete rivolto a pagina 22 di Torino Cronaca Qui del 2 marzo 2010:
1. Presidente, quanto ha investito di tasca sua nel Toro e quanto ha ricavato?
Nel corso di queste cinque stagioni sportive, ho già investito personalmente nel Torino circa 30 milioni di Euro (tra aumenti di capitale e coperture perdite). I ricavi (diritti TV, sponsorizzazioni, abbonamenti e biglietti, merchandising) hanno infatti solo in parte coperto i costi di gestione. La società non ha debiti nei confronti delle banche.
2. Nel Torino è tutto in prestito o in affitto, dalla sede ai campi, fino ai calciatori: è questo il progetto di cui ha parlato tanto?
Acquistato nel settembre 2005, il Torino era sostanzialmente una “scatola vuota”, con un titolo sportivo, acquisito per effetto del “Lodo Petrucci”. Gli investimenti sono stati di conseguenza concentrati: a) per l’acquisto di calciatori (con investimenti complessivi fino al 31 dicembre 2009 di circa 31 milioni di Euro già al netto delle cessioni di calciatori); b) per l’attività del settore giovanile (con investimenti complessivi al 31 dicembre 2009 per complessivi 8,2 milioni di Euro); c) per attività straordinarie quali ad esempio l’acquisto dal Fallimento dei cimeli, dei trofei e di tutto quanto legato alla “storia” del Torino (1,4 milioni di Euro).
Abbiamo quindi scelto di non effettuare investimenti immobiliari, come l’acquisto di una sede o di un centro sportivo (come peraltro fanno molte altre società anche di serie A), ma di patrimonializzare la società con calciatori di proprietà. Tant'è vero che il Torino ha oggi molti giocatori di proprietà (24), alcuni con un alto valore di cartellino, ad esempio il nostro capitano Bianchi, Dzemaili (in prestito al Parma), Sereni, Abbruscato (in prestito al Chievo), Gasbarroni, e giovani di prospettiva come Ogbonna, Rubin, D'Ambrosio (in comproprietà), Gorobsov (in comproprietà) e Malonga (in prestito al Cesena). A questi si aggiungono promettenti calciatori del vivaio come Gomis, Suciu, Benedetti, Comi, Scaglia ed altri. Il Torino ha oggi in rosa tredici calciatori in prestito, e ne ha ceduti tredici in prestito ad altre società. La formula del prestito con diritto di riscatto è infatti molto comune tra tutti i club, anche di serie A.
3. Come mai nel 2008, così come recita il bilancio del Torino FC, si è assegnato uno stipendio da un milione di euro?
In questi anni ho percepito dal Torino uno “stipendio” di duemila euro nel 2006, duemila euro nel 2007, mille euro nel 2008 e mille euro nel 2009, come posso facilmente dimostrare.
4. Ha già fissato il prezzo per vendere il Toro? Se sì, qual è la cifra?
Su questa domanda preferisco mantenere completa riservatezza.
5. Dai bilanci risulta che la Cairo Communication ricava profitti dal Torino FC. Non aveva dichiarato che le due aziende erano separate?
Confermo il fatto che Torino FC e Cairo Communication sono società assolutamente separate. Cairo Pubblicità, una delle prime sette concessionarie in Italia, si occupa della raccolta pubblicitaria del Torino, con risultati eccellenti e certamente superiori a quanto potrebbe fare un'altra concessionaria di pubblicità, grazie alle elevate capacità della sua rete di vendita. Tutto ciò con benefici economici e di immagine a favore del Torino.
Urbano Cairo