Belotti torna al Toro per ritrovare il gol dopo la doppietta all'Atalanta
Contro il Gallo Belotti nelle ultime settimane, in nazionale, si è creata quasi una campagna denigratoria in merito al suo utilizzo da parte di Mancini, la stampa nazionale non si spiega il motivo del mancato utilizzo del capocannoniere del campionato. Come se lo schieramento di Immobile possa in qualche modo sopperire ad una morìa di giocatori nostrani in una selezione che non perde da un sacco di tempo ma che è anche incapace di vincere quando il livello degli avversari si alza un pochino (e neppure troppo). Nel complesso, la media realizzativa di Belotti con la maglia azzurra è superiore a quella del bomber della Lazio, il quale oltretutto, in questo inizio di campionato, ha segnato un gol in meno e con una partita giocata in più.
Tornato dagli impegni con l'Italia, in cui si è spesso visto in qualità di rifinitore che di cannoniere (perfetto l'assist per il bianconero Chiesa che si è divorato gol e probabilmente vittoria contro la Polonia), Andrea Belotti deve tornare il giocatore che al Torino porta esclusivamente benefici, che non si traducono necessariamente solo per i gol fatti, ma, sarà banale, per lo spirito che mette in campo, per i palloni recuperati in fase difensiva e per i falli a cui obbliga speso e volentieri gli avversari per impedire ripartenze o anche solo la superiorità numerica a centrocampo. Di sicuro, con il Toro, non pecca di cinismo: tra occasioni da rete avute a disposizione, e tre reti (di cui una brillante anche se inutile doppietta all'Atalanta), una annullata per un fuorigioco sfortunato. Un dato importante che servirà mantenere per il rientro conto il Cagliari.