Belotti si sblocca e Vives raddoppia e il Torino batte il Bologna
Ci sono volute quattordici giornate e un po’ di fortuna, che non guasta mai, perché Belotti segnasse il primo gol con la maglia granata. Gran gesto tecnico il girarsi per eludere la guardia di Maietta e mirando l’angolino basso dove Mirante non poteva arrivarci e poi tirare imprimendo potenza, ma anche un braccio galeotto che é venuto in contatto con la palla, ma sono cose che capitano nel calcio e se l’arbitro e gli assistenti non si accorgono di nulla si può esultare, gli avversari si sentiranno a ragione defraudati, ma dovranno accettarlo. In casa granata c’è stata un’esplosione di gioia per il gol di Andrea e qualcuno avrà anche tirato un sospiro di sollievo, gli otto milioni sborsati per il cartellino dell’attaccante iniziavano a far venire qualche dubbio sulla bontà dell’investimento poiché non bastano il grande impegno e il sacrificarsi per la squadra se la mira non è perfetta e se si è un professionista che gioca in serie A e di ruolo fa la punta. Per Belotti ora la strada sarà in discesa, a patto che segni con una certa continuità.
Il Torino doveva Battere il Bologna per dare continuità alla vittoria con l’Atalanta, gli attaccanti dovevano tornare a segnare e Belotti doveva sbloccarsi: en plein fatto. La partita nel primo tempo e fino al gol (75’ della ripresa) è stata noiosa, molto noiosa per essere del tutto sinceri. Il Bologna era attentissimo a chiudere tutti gli spazi e a raddoppiare le marcature e il Torino faceva il solito gioco attendista e con giro palla tra i difensori sperando che gli avversari si sbilanciassero per partire in avanti e se non si aprivano spazi ci provava con lanci lunghi, che non sempre andavano a buon fine. Le emozioni erano al minimo e i più avranno pensato che sarebbe finita zero a zero, anche se tutti speravano nella magia di qualche giocatore e l’incrocio dei pali colpito da Quagliarella poteva esserlo.
Una cosa va detta chiara e tonda l’ingresso in campo di Maxi Lopez, al posto di Quagliarella, ha subito rianimato la gara perché l’argentino si batteva con grande caparbietà su ogni pallone. Ventura continua a relegarlo ad alternativa di lusso, a fine stagione si vedrà se ha avuto ragione lui oppure se avrebbe dovuto dargli più spazio.
La partita è stata poi chiusa dal pregevole gol di Vives, Maietta sbaglia il retropassaggio per Mirante e Vives va sulla palla raggiunge il fondo e con un diagonale insacca (92’), mettendo così definitivamente al sicuro il risultato e impedito che nei minuti di recupero il Bologna segnasse creando rimpianti. I segnali incoraggianti sulla ripresa del Torino ci sono e serviranno per affrontare il Cesena in Coppa Italia, gara propedeutica ad affrontare la Juventus nel turno successivo, e poi la Roma nell’anticipo di sabato prossimo. Due partite casalinghe nelle quali l’obiettivo deve essere la vittoria. Non saranno facili, ma il Torino deve dare il massimo anche rischiando un po’ perché un atteggiamento attendista qualche volta paga, altre volte no. Se il Torino vuole veramente puntare al quinto posto per tornare in Europa ha una sola strada: assumere una mentalità da squadra di livello superiore, capace di prendere ciò che vuole imponendosi e non attendendo che si verifichi qualche cosa di favorevole per provare a sfruttarla. È proprio nel momento che si vince che si passa dagli exploit alla normalità.