Barreca, Baselli e Belotti: potenziali talenti che rischiano di perdersi
Si potrebbe chiamarlo “il caso B granata”, ma è solo una coincidenza che tre giovani potenziali talenti, i cui cognomi iniziano tutti con la lettera B, come Barreca, Baselli e Belotti in questa stagione si siano involuti anziché spiccare il volo verso la consacrazione ad essere giocatori di primo piano. Per Barreca e Belotti pesano anche in maniera importante i problemi fisici cha hanno avuto, la pubalgia il primo e i due infortuni al ginocchio destro il secondo, però, i tre per ragioni diverse stanno rendendo meno delle aspettative e il loro mancato apporto ha inciso sul rendimento della squadra, tanto più che ha investito tutti i reparti poiché si tratta di un difensore, nello specifico un terzino sinistro, un centrocampista e un attaccante. Loro tre dovevano essere il futuro del Torino o secondo alcuni le prossime plusvalenze per la società, ma rischiano, invece, di restare eterne promesse del calcio con conseguente svalutazione dei loro cartellini, in estate erano stati oggetto di interesse concreto, con tanto di offerte pervenute al Torino, di molte società.
Sia chiaro non è assolutamente detto che Barreca, Baselli e Belotti in quest’ultima parte della stagione non possano ritrovare smalto e invertire le loro situazioni, ma devono farlo in grande fretta se vogliono risollevarsi e anche i compagni e Mazzarri dovranno dare loro una mano, ma come sempre capita nella vita la spinta iniziale deve partire da loro. Barreca per ragioni anagrafiche, compirà ventitre anni il prossimo diciotto marzo, è quello che ha più tempo per rimettere in piedi la sua carriera, ma per Baselli, che avrà ventisei anni il prossimo dodici marzo, e anche per Belotti, ventiquattro anni compiuti il venti dicembre scorso, il tempo stringe.
Tra i tre Belotti è quello che era già riuscito a balzare agli onori delle cronache per i tanti e pregevoli gol realizzati, ma sia prima sia dopo aver superato i due infortuni non è tornato ai livelli dello scorso campionato. Sicuramente per lui hanno inciso prima la clausola rescissoria da cento milioni e le voci di mercato estive, poi la mancata qualificazione dell’Italia al Mondiale in Russia e infine la difficoltà a ritrovare l’incisività in campo. Baselli era arrivato ad essere convocato per uno stage della Nazionale, ma la difficoltà nel trovare la giusta collocazione in campo nel Torino e un carattere che lo porta a sentire troppo il peso delle partite, soprattutto di quelle importanti, lo ha frenato nel compiere il definitivo salto di qualità. Barreca che per ruolo è chiamato a saper difendere e a spingere sulla fascia di competenza non è ancora riuscito a perfezionare queste due incombenze soprattutto quella difensiva e questo costituisce un limite per uno che potenzialmente, come disse Mihajlovic, può diventare uno dei migliori giocatori italiani nel suo ruolo.
Barreca, Baselli e Belotti per loro stessi e per il Torino devono impegnarsi molto e non dilapidare il talento che Madre Natura ha regalato loro perché tutti e tre possono dare di più. E se anche la Fortuna darà loro una mano preservandoli da infortuni e facendo girare bene tutta la squadra, i singoli se immessi in un contesto con problematiche fanno molta più fatica ad emergere per quanto bravi, potranno diventare giocatori di primo livello e non limitarsi ad essere delle meteore o solo promesse mai sbocciate.