Arrivare a Verissimo è operazione intricata non sarebbe meglio per il Torino il ritorno di Glik?

Il Torino deve costruire la difesa e sta trattando per prendere il brasiliano Verissimo. L’ex Glik con N’Koulou più un altro difensore centrale formerebbero un bel trio per Mazzarri.
09.06.2018 11:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Arrivare a Verissimo è operazione intricata non sarebbe meglio per il Torino il ritorno di Glik?
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Lucas Verissimo è da un po’ di tempo nel mirino del Torino che ha assoluto bisogno di rinforzare la difesa poiché Burdisso ha detto addio, Moretti, che sta trattando il rinnovo del contratto, fra due giorni compirà trentasette anni, Lyanco purtroppo ha passato l’intera stagione fra un problema fisico e l’altro e adesso è alle prese con il recupero post intervento chirurgico fatto per stabilizzare l’articolazione del mesopiede e chissà per quanto tempo ne avrà ed infine il giovane Bonifazi non è parso ancora del tutto pronto per essere titolare in una squadra di serie A che ambisce a un posto in Europa League e di conseguenza avrebbe bisogno di giocare con continuità altrove per affinarsi. In una difesa a tre come la vuole mister Mazzarri c’è, quindi, il solo N’Koulou ad avere la maglia da titolare. E’ evidente che servano altri due difensori centrali di assoluta affidabilità e un paio di riserve, dando per scontato il prolungamento del contratto di Moretti.

Il Torino ha così individuato in Verissimo uno dei giocatori giusti per la difesa. Si tratta di un giovane, il due luglio compirà ventitré anni, brasiliano che ha iniziato la carriera calcistica nelle giovanili del José Bonifácio ed è poi passato al Linense, aggregato alla prima squadra dal gennaio 2013, per infine approdare nel Santos nello stesso anno e dove ha esordito in prima squadra il 28 novembre del 2015, complice la squalifica di un compagno. In seguito gli infortuni altrui gli hanno permesso di accaparrarsi una maglia da titolare. Al suo attivo ci sono anche apparizioni in Copa Libertadores, l’equivalente della Champions League. Il ragazzo ha un fisico di tutto rispetto per il ruolo che ricopre, un metro e ottantanove per settantacinque chili e a detta di Maria Pereira, l’agente per l’Italia che ne cura gli interessi, è un calciatore al quale piace giocare d’anticipo, ha un buon tocco, sa far ripartire la squadra, segna, prende poche ammonizioni e non ha mai avuto problemi fisici. Se confermate sul campo una volta approdato in Italia, non ha mai neppure giocato in Europa, le premesse ci sono tutte e non stupisce che il Torino voglia aggiudicarselo tenuto anche conto che si tratta di un giocatore di prospettiva.

Il problema è l’intricatissima trattativa perché il Santos detiene solo l’ottanta per cento del cartellino e il restante venti è in mano ad agenti e investitori e poi ci sono anche molte persone che sostengono di avere la procura data da Verissimo stesso per trattare con chi lo vuole. Il direttore sportivo Petrachi è già stato in Brasile per cercare di capire bene la situazione, il Torino ha attivato i suoi legali per non correre rischi nel caso dovesse tesserarlo e adesso in Brasile c’è un intermediario del club granata che segue la vicenda. A tutto ciò si aggiunge il nodo relativo al costo del cartellino e all’ingaggio. Il Santos chiede non meno di dieci milioni con subito un esborso del novanta per cento dell’intera cifra e in aggiunta un dieci per cento almeno in caso di vendita futura e il giocatore vorrebbe un ingaggio tra i settecentociquanta mila e il milione di euro fra quota fissa e bonus. Il Torino offre sette milioni più quasi due di bonus pagabili in non meno di due rate per il cartellino e circa cinquecentomila al giocatore. Il Santos sta provando a mettere su un’asta poiché Verissimo in Italia ha destato l’interesse anche di Roma e Lazio e Udinese e a gennaio era stato cercato dallo Spartak Mosca che aveva offrendo sette milioni e mezzo e adesso ci sarebbero sul giocatore anche il Marsiglia e il Lione.

Tutto questo ginepraio sembra francamente eccessivo per un giocatore di prospettiva, bravo finché si vuole, ma che ha maturato esperienze solo in Brasile. Il Torino è liberissimo di far di tutto per prendere Verissimo se c’è l’assoluta convinzione che sia uno dei due difensori centrali che servono, ma potrebbe anche tirarsi fuori da questa intricatissima vicenda e puntare su altri calciatori, buoni difensori che sappiano giocare nel 3-5-2 come vuole Mazzarri ce ne sono e magari danno anche ben maggiori garanzie rispetto a un ragazzo che, se preso, dovrà imparare a conoscere il calcio italiano adattandosi anche a uno stile di vita e ad allenamenti molto differenti da quelli brasiliani.
Colpi alla N’Koulou non é facile farli, ma vale la pena spendere una decina di milioni per un giocatore scommessa oppure sarebbe più conveniente investire una tale cifra per cercare di aggiudicarsi qualcuno che abbia le caratteristiche di Moretti e che sia ovviamente più giovane di Emiliano? Qualche tempo fa era circolava l’ipotesi di un ritorno di Glik, ecco un profilo come il suo darebbe sicuramente maggiori garanzie a Mazzarri e non costerebbe più di Verissimo, un accordo con il Monaco non sarebbe così complicato da trovare e il giocatore è rimasto molto legato all’ambiente granata rendendo assolutamente possibile appunto il suo ritorno. E’ vero che Glik non disputerà il Mondiale in Russia a causa di un problema alla spalla a seguito di un infortunio rimediato in allenamento, ma se non si trattasse di un problema che gli impedisce di svolgere la preparazione estiva il polacco che già per cinque anni ha indossato la maglia granata e anche la fascia di capitano, che ha trent’anni e conosce bene il campionato italiano formerebbe con N’Koulou e un terzo giocatore da individuare una difesa di tutto rispetto con alle spalle Sirigu.