Arma: "Torino, ti stupirò"

01.09.2009 17:48 di  Marina Beccuti   vedi letture

Rachid Arma, classe '85, nato ad Agadir in Marocco, è stato l'ultimo acquisto in casa granata, arrivato quasi all'ora di chiusura del mercato. Il giovane marocchino dimostra di saperci fare anche con le parole, simpatico, sincero, determinato, un elemento che farà parlare di sè.

"Il Torino lo vedevo solo su Sky, dalla D alla C1 ed ora in B con il Torino, sono molto felice e contento. Sono una prima punta, sono abbastanza rapido, so fare da sponda e colpire di testa. In D lavoravo, facevo part time in una fabbrica per cui so quanto sia importante fare il calciatore perchè conosco gli ambienti di lavoro. Speravo di fare il salto di categoria, su di me c'era l'Albinoleffe e poi il Lecce che però aveva mollato. Non ci credevo di poter arrivare al Toro. So di avere molta concorrenza, ma è uno stimolo potermi allenare con i grandi centravanti che ha il Toro, anche perchè voglio giocarmi le mie chance.

Arma, scherzando, ma non troppo, ha detto a proposito dei suoi cinque gol segnati fin qui in questo inizio di stagione: "Ho segnato cinque gol subito per fare il salto di qualità e non restare in Lega Pro. Sono in Italia da 15 anni, sono solo più in attesa di avere la cittadinanza, ma non sono più un extracomunitario perchè ho fatto tutto il settore giovanile in Italia. Sono venuto su con i miei genitori a otto anni, mio padre lavorava qui e ha portato la famiglia. Ho studiato in Italia, poi è arrivata la Spal e sono diventato professionista. Lavoravo in un'azienda di carrelli elevatori, lavoravo al reparto di montaggio. I miei ex colleghi sono i miei primi tifosi, mi mandano sempre degli sms di incoraggiamento. Devo pedalare qui perchè essendo nuovo della categoria devo imparare molto. Tiro spesso di piatto e non di collo. Mi ricordo di Saber, era molto forte e tifavo per lui quando era qui in Italia. Il Ramadam? Quando ci sono le partite non lo faccio, anche a causa delle alte temperature, lo faccio nei giorni di riposo. Il 22 è un mio numero fortunato, anche perchè il mio giocatore preferito è Kakà. Porterò tutti i marocchini che ci sono a Torino allo stadio, farò qui il mio fans club. Mi piace ridere e scherzare. Il sorriso è sempre molto più importante rispetto ad altre cose".