Al Torino parte l’operazione difendersi meglio aggredendo l’avversario e non scappando

I 41 gol subiti in 21 partite sono il grande problema del Torino e la salvezza inesorabilmente passa dall’incassare meno reti. Prima Mazzarri, poi Longo e a seguire Giampaolo hanno provato a togliere nell’ultimo anno questa spina nel fianco senza vedere premiati i loro sforzi ed ora tocca a Nicola. Il mister deve fare in fretta a migliorare la fase difensiva perché le prossime due partite con Genoa e Cagliari sono cruciali per i granata e se non le si definisce l’ultima spiaggia è solo perché il Torino in questo momento è quartultimo e mancano diciassette partite alla fine del campionato, ma resta il fatto che i quattro punti che separano i granata dall’ultimo posto occupato dal Crotone dicono che la lotta per la salvezza è più che mai aperta e che pitagorici, Parma e Cagliari possono riacciuffare la squadra di Nicola molto facilmente.
E’ evidente quindi che gli sforzi si debbano concentrare sul subire meno gol. L’arrivo di Mandragora è un aiuto perché se il centrocampo riesce ad essere più equilibrato la fase difensiva sarà più efficace e anche Sanabria in attacco, quando risulterà negativo al Covid, è un’arma in più in quanto tenere il più possibile la palla distante dalla propria area è fondamentale per evitare di essere trafitti dagli avversari, può sembrare banale ma è proprio questo che va fatto e le parole di mister Nicola al termine della gara con l’Atalanta sono su questa lunghezza d’onda: “Difendersi meglio aggredendo l’avversario e non scappando”. Starà poi ai giocatori che hanno più vocazione difensiva e in particolare ai difensori e al portiere fare il resto, ma è tutta la squadra, quindi ogni singolo giocatore, che non dovrà più commettere quegli errori che hanno portato a subire i 41 gol che sono la zavorra che trattiene il Torino nei bassifondi della classifica e che impongono ai granata di guardarsi prima di tutto alle spalle.
Un aiuto al Torino potrebbe arrivare dal calendario, infatti, in questo turno di campionato il Crotone dovrà vedersela con il Sassuolo, il Parma con il Verona e il Cagliari con l’Atalanta e nel prossimo i calabresi affronteranno al Juventus, gli emiliani l’Udinese e ci sarà lo scontro diretto con tra granata e sardi. Due vittorie e qualche risultato negativo di chi è persino messo peggio collocherebbero il Torino in una posizione un po’ meno a rischio retrocessione. Non scappare e aggredire l’avversario in modo da difendersi meglio saranno i pilastri sui quali dovranno fondarsi le partite del Torino.