Al Torino con l’Udinese servono grinta e carattere per mantenere la rotta

La sconfitta con l’Inter ha messo il Torino nella condizione di dimostrare di saper trasferire in capo le qualità che hanno parecchi giocatori. Con l’Udinese la vittoria e d’obbligo.
31.10.2016 13:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it
Al Torino con l’Udinese servono grinta e carattere per mantenere la rotta
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Due passi falsi consecutivi non sono neppure concepibili, quindi, il Torino contro l’Udinese questa sera dovrà sfoderare una prestazione da Toro o alla Mihajlovic, il riscatto dopo la brutta partita e conseguente sconfitta con l’Inter deve essere immediato. Il campionato è entrato nel vivo e i rapporti di forza fra le varie squadre si stanno delineando così come sta prendendo corpo la classifica. Ed è proprio la graduatoria a suggerire che se si vuole lottare con convinzione per un posto in Europa League bisogna incamerare più punti possibili e non lasciarne altri per strada. Oggi, quindi prima della gara con l’Udinese, il Torino ha quindici punti dopo dieci match ed è all’ottavo posto in coabitazione con il Chievo e il Genoa, quest’ultimo deve recuperare la partita con la Fiorentina che a sua volta ha un punto in più dei granata e dei rossoblù. Terminata la gara con l’Udinese inizierà quella fra Cagliari e Palermo e i sardi in caso di vittoria e concomitante sconfitta del Torino si porterebbero a quota sedici, ne consegue che i granata se non vincono non si lasciano alle spalle alcuni avversari e in più non si avvicinerebbero all’Atalanta, che ha diciannove punti e occupa il sesto posto. Va poi aggiunto che nel prossimo turno il Torino affronterà in casa il Cagliari e di conseguenza è evidente che l’unico risultato possibile per la squadra di Mihajlovic con l’Udinese sia la vittoria.

L’Udinese dall’arrivo di Delneri ha cambiato marcia, adotta o il 4-4-2 oppure il 4-3-3 e con i recuperi di Widmer e Badu può variare tatticamente assetto nel corso della partita secondo l’andamento della stessa e in più Kums, Fofana e Théréau hanno trovato giovamento da un gioco decisamente più votato a offendere rispetto a quello che i bianconeri effettuavano con Iachini. Non sarà quindi facile per il Torino affrontare l’Udinese per giunta alla Dacia Arena e giusto per puntualizzare in caso di vittoria dell’Udinese i friulani scavalcherebbero i granata in classifica portandosi a sedici punti. Se il Torino non attaccherà alto e impedirà agli avversari di agire fra le linee si complicherà la vita e favorirà quella dell’Udinese. E’ quasi certo che Mihajlovic cambierà qualche interprete rispetto al match con l’Inter, ad esempio in attacco troverà posto Boyé e a centrocampo è molto probabile che saranno utilizzati fin dal primo minuto Benassi e Baselli come mezzali e in panchina di conseguenza dovrebbero accomodarsi Iago Falque più di Ljajic, Acquah e Obi. Sempre che l’allenatore non voglia mettere alla prova Obi per vedere se riesce a dosare le forze spalmandole lungo tutto l’arco della partita e non utilizzandole quasi tutte nel primo tempo e finendo per andare in riserva d’energie all’inizio della ripresa costringendolo a sostituirlo, come accaduto con l’Inter. Castan, invece, non è stato convocato perché pur avendo recuperato dall’infortunio non si è allenato con i compagni per una settimana, quindi dovrebbe toccare ancora a Moretti far coppia con Rossettini al centro della difesa. Potrebbe rifiatare Zappacosta e di conseguenza nel ruolo di terzino destro ci sarebbe De Silvestri, che ha un gioco più da incontrista rispetto a quello dell’ex atalantino e forse sarebbe più efficace insieme a Benassi per contrastare Théréau e Fofana, nel caso fossero impegnati da Delneri.

Hart dovrà sfoderare una partita senza sbavature perché quando è incappato in uscite non perfette il Torino ha sempre perso, Atalanta e Inter.  Boyé oltre ad essere il solito generoso che corre, difende la palla o la recupera e apre gli spazi ai compagni e a se stesso deve riuscire anche a segnare, non è un bomber, ma un attaccante non può prescindere dal fare gol. Ljajic, se otterrà la maglia da titolare o se dovesse subentrare, ha l’obbligo di fare la differenza viste le sue qualità. Tutta la squadra poi non dovrà commettere errori in fase difensiva perché ce ne sono già stati troppi e tutti pagati a caro prezzo con punti lasciati per strada. A proposito di punti lasciati per strada finora sono stati, tenendosi stretti nel conto, cinque, uno rispettivamente con Milan, Atalanta e Inter e dei due pareggi con Empoli e Pescara almeno una partita doveva essere vinta. Aggiungendo quinti questi cinque punti il Torino oggi, prima di scendere in campo con l’Udinese, avrebbe venti punti e occuperebbe il quinto posto insieme al Napoli. Non c’è da stupirsi se Mihajlovic s’imbufalisce se il Torino non fa il Toro sperperando quanto può e deve raccogliere perché chi vuole l’Europa ha iniziato a ingranare la marcia adesso sta ai giocatori granata dimostrare, assumendosi la responsabilità del proprio operato singolarmente e collettivamente, che cosa vogliono veramente fare.