Vi ricordate della famiglia Tesoro? Il Lecce è nelle loro mani
Sarà probabilmente una giornata decisiva quella di oggi, per la cessione del Lecce da parte del banchiere Giovanni Semeraro alla famiglia Tesoro, impegnata da decenni nel settore siderurgico. Il segnale che la famiglia proprietaria della club salentino aspettava da alcuni giorni finalmente è arrivato. Dopo il primo incontro delle settimane scorse a cui erano seguiti alcuni contatti telefonici, ieri mattina, Savino Tesoro si è presentato nella sede dell’Us Lecce, nella centralissima via Templari, in piazza Sant’Oronzo. Savino e Antonio Tesoro, originari della provincia di Bari, si sono trasferiti tanti anni fa nel bergamasco per motivi professionali, e in questi anni hanno tentato fortuna nel calcio senza ottenere grandi risultati. Tre anni fa rilevarono la Pro Patria, vivendo una difficile avventura. Hanno poi tentato di acquisire proprio il Torino, e tutt’ora Antonio ricopre il ruolo di responsabile dell’area tecnica del Como. La famiglia Semeraro, al timone del Lecce dal dicembre 1994, ha deciso già dallo scorso giugno di uscire dalla scena calcistica, affidando la società, in regime di autogestione, alla presidentessa Liguori e all’amministratore unico Renato Cipollini. I Tesoro portano avanti la trattativa dalla fine dello scorso anno. La valutazione che attribuiscono al Lecce è di 12 milioni in caso di permanenza in A, e di 8 milioni dopo un’eventuale retrocessione in B. Le parti stanno provando a definire le basi per sottoscrivere l’accordo preliminare, che prevede il subentro degli acquirenti a fine campionato e ovviamente una serie di variabili, determinate, appunto, dalla categoria nella quale militerà la squadra giallorossa nella prossima stagione e anche dal rischio di una penalizzazione per il calcioscommesse.