Ventura: "Torino, dare tempo alla programmazione"

22.01.2013 10:48 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: TMW
Ventura: "Torino, dare tempo alla programmazione"
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© foto di Federico Gaetano

L'allenatore del Torino Giampiero Ventura, uno dei personaggi di questo particolare momento del campionato, è stato ospite a Undici, il programma di approfondimento calcistico condotto da Pierluigi Pardo su Italia 2. Il tecnico ha parlato di vari argomenti calcistici.

Sul campionato: "Non è finito, ma la Juve è la prima indiziata per vincere lo scudetto, credo sia la squadra più forte sia come organico che come mentalità. Ha avuto una piccola flessione, ma nel giro di sette giorni ha già cinque punti di vantaggio".

Su Barreto: "Barreto è un giocatore che ha determinate caratteristiche, se vengono sfruttate può fare bene le cose. In altri contesti ha difficoltà. L'ho avuto a Bari e con me ha fatto bene, aveva interpretato bene le cose che facevamo. Si è creata questa opportunità e ben venga l'arrivo di Barreto".

Su Cerci: "Ho avuto il piacere di averlo avuto giovane a Pisa. dove aveva fatto cose importanti. Poi, un po' per colpa sua e per altre situazioni si è un po' fermato. Ha giocato nella Roma, nella Fiorentina e ha solo 25 anni. Cerci è di fronte ad un bivio, essere un buon giocatore o essere un giocatore che fa la differenza. Un buon giocatore lo è già, ma non credo si accontenti. Ha tutte le potenzialità e credo che abbia intrapreso la strada giusta".

Sulle priorità di mercato: "Non serve niente di particolare, ma un po' di pazienza, perchè la crescita non può arrivare da un giorno all'altro. Se c'è voglia di riportare il Torino ad avere un futuro importante bisogna dare il tempo alla programmazione, all'investimento sui giovani e al coraggio di farli giocare".

Su Ogbonna e Bianchi: "Vorrei che fossero incedibili, poi sappiamo perfettamente che il mercato è sempre aperto, soprattutto per i giocatori importanti come Bianchi e Ogbonna. Siamo abituati a leggere i loro nomi sui giornali".

Su Pogba: "E' un talento in assoluto, soprattutto per la personalità e per le capacità tecniche. Quelle due o tre volte che l'ho visto dal vivo, la sua personalità mi ha colpito, in un ragazzo così giovane. E' sorprendente".