Ventura: "Dobbiamo far ricrescere l'erba bruciata"
Giampiero Ventura si "confessa". intervistato da Radio sportiva, l'allenatore granata parla della stagione quasi conclusa, del mercato e dei "suoi" protagonisti.
"Era il nostro obiettivo, nell'arco dell'anno non siamo mai stati a rischio sempre grazie ad un buon margine di punti. Nell'ultimo mese è stato sprecato tutto il bonus che avevamo, e i rimpianti non mancano se penso alle grandi gare giocate con Inter, Milan, Napoli o Fiorentina dove meritavamo di vincere come hanno riconosciuto i rispettivi allenatori. Abbiamo fatto buone cose, con un bel gruppo di esordienti per la categoria che ha centrato una salvezza serena tranne gli ultimi venti giorni. Non posso che fare i complimenti ai miei giocatori, visto anche l´ambiente di Torino con cui dovevano confrontarsi. Un ambiente che ha alle spalle una storia importante, e non vede l´ora di tornare nella parte bella della classifica, far ricrescere l´erba che si era bruciata".
Dopodiché si passa a parlare degli obiettivi futuri: "La terza fase del nostro progetto è passare nella parte sinistra della classifica. Certo per farlo molto dipenderà dal mercato e dalla possibilità di confermare i nostri valori, aggiungendo qualcosa". "Restare a Torino? - continua Ventura - Voglio continuare eccome, senza ombra di dubbio. Aver seminato tanto e non raccogliere adesso sarebbe poco intelligente. Con la società c´è grande fiducia, con Cairo non ho avuto nessun problema, io non ho dubbi".
Naturalmente, il discorso non poteva non vertere anche sul suo "pupillo" Alessio Cerci: "Abbiamo giocatori importanti in comproprietà da valutare come Cerci, su cui è stato fatto un buon lavoro, ricostruendolo sul piano fisico e di testa. Secondo me dovrebbe fare un altro anno qui e poi spiccare il volo per grandi piazze. Rende solo con me? Se una grande squadra prende Cerci, prenderà anche me (ride ndr)... aveva solo bisogno di capire le sue potenzialità enormi. Già al Pisa gli dissi che doveva fare un altro anno e invece provò ad accelerare subito il passaggio, poi pagandolo. Oggi è un giocatore spendibile per il mondiale futuro, ma avrebbe bisogno di un altro anno per completare la maturazione".
Tuttavia, non dimentica anche un'altra questione spinosa, legata al centrale difensivo Angelo Ogbonna: "Ogbonna rimane una garanzia ma è stato bloccato da un infortunio, può darsi se ne vada ma queste saranno scelte della società, tanto che al momento non credo abbiano deciso il da farsi. Se oggi Ogbonna rimane dipende dalle richieste di mercato e da tanti altri fattori di mercato difficili da prevedere. Lui alla Juve? I passaggi tra le due squadre di Torino sono sempre molto pericolosi, non me la sento di dire altro a riguardo (ride ndr)".
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