Ujkani: "Quanti morti in famiglia per la guerra, il Kosovo è un sogno"
Oggi difende la porta del Kosovo, oltre che quella del Toro, ma rispetto a quello che ha vissuto in prima persona, il calcio per Samir Ujkani è quasi una passeggiata. Lo ha raccontato, intervistato dal quotidiano sportivo 'Marca'. "A causa della guerra ho perso due zii e le loro mogli, anche la moglie di mio cugino con la sua bambina. E abbiamo perso tutto, perché tutte le case andarono distrutte e la mia famiglia ha dovuto ricominciare da zero. Poi nel 1994 siamo fuggiti e arrivati in Belgio. Sono cresciuto lì, potevo scegliere di giocare per la Nazionale belga o per quella albanese. Ho scelto di giocare per l’Albania perché la mia famiglia è albanese-kosovara e il Kosovo non esisteva. Ho disputato 20 partite con l’Albania. Ma giocare per il mio Paese era un sogno, quindi quando il Kosovo è stato riconosciuto ho subito seguito le procedure per cambiare la mia squadra".