Ufficiale, Aguero lascia il calcio: "Ë un momento molto difficile, ma la salute viene prima"
Sergio Aguero saluta il calcio giocato nel modo più triste, a 33 anni, a causa di problemi cardiaci. I test ai quali si è sottoposto nelle ultime settimane, in seguito al malore accusato in campo lo scorso 30 ottobre, hanno portato a questa decisione. Ecco l'annuncio dell'attaccante argentino nella conferenza stampa organizzata con il presidente Laporta. Aguero: " Questa conferenza è per informarvi che ho deciso di ritirarmi dal calcio professionistico. È un momento molto difficile - ha detto tra le lacrime – , ma sono comunque molto felice per la decisione che ho preso. Prima di tutto si tratta della mia salute, il motivo per cui ho preso questa decisione è il problema che ho avuto circa un mese fa. Con i medici abbiamo preso la migliore decisione, quella di smettere di giocare. Ho preso la decisione 10 giorni fa. Ho fatto di tutto per avere qualche speranza, ma non ce n'erano molte". Ancora Aguero: "Grazie a chi mi ha aiutato a crescere. Mi ritiro a testa alta, felice. Non so cosa mi aspetterà, ma so che ho molte persone che vogliono il meglio per me. Sono molto orgoglioso della mia carriera, molto felice. Da quando ho cominciato a giocare, il mio sogno era giocare nella Serie A argentina. Non avevo mai programmato di raggiungere l'Europa. Voglio ringraziare tutti: l'Independiente, che è dove sono cresciuto, poi l'Atlético. Hanno scommesso su di me. La gente del City, che sa cosa provo. E infine la gente del Barça. Quando Joan mi ha contattato è stato incredibile. Sapevo che stavo arrivando in uno dei migliori club al mondo. Mi hanno trattato molto bene. E poi chiaramente grazie alla nazionale argentina, che è ciò che amo di più. Ringrazio quelli di voi che sono qui, la mia famiglia, le persone che hanno lavorato con me. Penso di aver fatto del mio meglio per aiutare la squadra".
Laporta: "Sarò molto breve. Io sono al tuo fianco e lo sono anche Atlético, City, Independiente. È venuto anche il console argentino in rappresentanza del tuo Paese. Ci resterà il rimpianto ma pensiamo che tu abbia preso la decisione giusta. Hai il nostro supporto, sei stato un giocatore di fama mondiale, un grande cannoniere. Hai seminato tanto, nel calcio e nella vita privata. Avremmo voluto che fossi arrivato prima. Ora raccoglierai frutti anche in questa nuova tappa. Ti meriti il meglio".