UEFA, il vicepresidente Uva: “C’è disponibilità della FIFA a prolungare i contratti. Il FFP resta, ma va adeguato”
Michele Uva, vicepresidente della UEFA, ha parlato alla Gazzetta dello Sport di quello che potrà essere il futuro del calcio in relazione alla pandemia: “Ogni decisione che verrà presa avrà come principio base e inderogabile la salute pubblica”, la premessa del suo ragionamento. La UEFA, però, ha come obiettivo la ripartenza: “Siamo particolarmente soddisfatti di essere riusciti a trovare un percorso condiviso con 55 Federazioni, con l'Eca, le European Leagues e i giocatori. C’è un tavolo permanente per aiutare federazioni, leghe e club a riprendere e terminare i campionati inserendo nel mezzo i turni delle coppe europee. Giocare prima i campionati e poi le Coppe? Non è la nostra prima opzione”.
I ragionamenti, ovviamente, sono complessi e devono tener conto anche della possibilità di riprendere in momenti diversi i vari campionati, a seconda delle decisioni governative: “Se il campionato non si gioca per decreto governativo è un conto. Se invece c’è la possibilità di allenarsi e giocare ma il campionato è stato sospeso, un club può partecipare alle coppe”.
PROLUNGARE I CONTRATTI - Uva ha parlato anche della possibilità di giocare oltre la data del 30 giugno: “E’ la data che segna la fine della stagione sportiva, della chiusura dei bilanci e dei vicoli contrattuali dei giocatori. Per prolungare il termine di chiusura dei bilanci servirà un decreto legge. Per i contratti invece serve una disposizione della FIFA, ma c’è disponibilità a farla”
FAIR PLAY FINANZIARIO – E per quel che riguarda i conti delle società il vicepresidente della UEFA ha evidenziato: “Il Fair Play Finanziario ha portato il sistema da una perdita di 1,7 miliardi a un utile di 141 milioni in 8 anni. Non poteva essere cancellato, ma bisognava tener conto delle problematiche create dal coronavirus e adeguare transitoriamente le norme, non richiedendo il budget 2020-2021 fra i documenti necessari. Il pareggio di bilancio e il pagamento dei debiti scaduti restano invece in vigore”.