Trump in tackle sul Mondiale 2026: "Pronti a cambiare alcune sedi, città gestite da folli di sinistra”

Il presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato di essere pronto a spostare, se necessario, alcune partite della Coppa del Mondo 2026, prevista negli Stati Uniti, in Canada e in Messico, dalle città che ritiene non abbastanza sicure, verso sedi alternative: "È una questione interessante – ha detto Trump durante un incontro con i giornalisti nello Studio Ovale - ma ci assicureremo che sia tutto sicuro. Alcune città sono gestite da folli di sinistra che non sanno cosa fanno. La sicurezza sarà garantita; se non lo sarà, sposteremo le partite in altre città".

Il presidente ha citato come esempio Chicago, criticandone le statistiche criminali, pur precisando che la città non ospiterà match del torneo. Il Mondiale 2026, che si svolgerà in 11 città statunitensi oltre a Canada e Messico, rappresenta una sfida logistica per la FIFA e per l’amministrazione americana. La sicurezza sarà uno dei temi principali, insieme alla gestione delle condizioni meteorologiche, come già accaduto durante la Coppa del Mondo per club.

Tra le città ospitanti figurano importanti bastioni democratici: Los Angeles accoglierà otto partite, Seattle e San Francisco sei ciascuna. Quest’anno l’amministrazione Trump ha già schierato la Guardia Nazionale in alcune città governate dai Democratici, tra cui Los Angeles, nonostante le proteste dei responsabili locali.