Triestina, De Falco: "La gente dimentica in fretta"

05.02.2010 19:26 di  Raffaella Bon   vedi letture


© foto di Image Photo AgencyC'è aria di tempesta in casa Triestina. Società, dirigenza e giocatori sono finiti nel mirino dei tifosi, perciò i microfoni di Tuttomercatoweb hanno raggiunto Franco De Falco, direttore sportivo alabardato, per capire il suo punto di vista sulla situazione. "Come ho detto anche ieri in conferenza stampa - spiega il dirigente -, e lo ribadisco ai vostri microfoni, ho voluto chiarire la situazione del mercato della Triestina. Sono state mosse delle critiche, ma senza capire il momento che vive la società. Non si riesce a capire che la Triestina, come le altre squadre di serie B, sta vivendo un periodo non facile dettato dalla situazione economica contingente. Quello che mi dà fastidio è che si fanno miracoli, ma purtroppo non si capiscono. La Triestina è una società seria, che non vuole fare come altre ed arrivare alla fine della stagione rischiando anche di iscriversi. La Triestina valuta i valori tecnici, ma devono andare a braccetto anche con i valori economici. Questa società è seria e punta a fine mese a pagare regolarmente gli stipendi. Purtroppo se hai un giocatore buono che te lo richiedono lo devi vendere, ma questo non capita solo alla Triestina. Da due anni porto utili alla squadra, che servono alla gestione della società, altrimenti il presidente dovrebbe tirarli fuori dalla sue tasche. Siamo stati bravi a prendere giocatori come Ardemagni, a zero lire ed ora è diventato il protagonista del calciomercato, o a prendere un giocatore come Hottor scartato da diverse squadre anche di A e a venderlo poi al Milan.
Le persone se lo dimenticano in fretta, ma esattamente quattro anni fa questa società stava per fallire ed è arrivato Fantinel che ha investito. Poi, però, nessuno a Trieste ha voglia di dare una mano, tanto che non abbiamo nemmeno lo sponsor nelle maglie. Non abbiamo nemmeno un settore giovanile su cui poter vivere. La gente dimentica in fretta, ma nel calcio ci vogliono i soldi. Il presidente è accusato di essere attorniato da persone incompetenti, ma la realtà è ben diversa. Basti pensare solo alla vendita di Granoche al Chievo o Agazzi, che nonostante la stagione difficile è stato ceduto al Cagliari. Mi sembra che ci sia gente competente che lavora per il bene della Triestina. La verità è che io per carattere sono realista e so dove posso arrivare con questa squadra. Io la politica della Triestina la condivido in pieno. I soldi del mercato devono finire nella gestione della società e non possiamo permetterci di fare voli pindarici. La Triestina sta andando avanti solo con le forze del presidente Fantinel e la gente non deve dimenticare che la società è reduce da due fallimenti".