Tre giorni per giocarsi tutto
Tre giorni, ovvero settantadue ore, è il breve periodo in cui ci giocheremo un'intera stagione. Undici mesi di sforzi, fatiche e sacrifici potranno, in un così breve lasso di tempo, rivelarsi inutili e vani o potranno continuare ad alimentare i sogni di gloria sia in campo italiano che in campo europeo. E a decidere tutto non saranno due sfide banali, ma bensì un derby che si preannuncia più infuocato che mai ed una sfida contro il Chelsea, che probabilmente è la squadra più avvezza negli ultimi anni a giocarsi sfide di questo livello in campo europeo. Contro il Torino, infatti, Ranieri si troverà di fronte ad un dubbio che probabilmente si porterà avanti fino all'ultimo momento: fare turnover od affidarsi all'undici titolare? E se sarà turnover chi e quanto cambiare? Due interrogativi non semplici a cui bisognerà, con l'aiuto di tutta la squadra, trovare la soluzione vincente. Sì perché, come già detto nelle scorse settimane, la stessa situazione e gli stessi dubbi se li dovrà porre il tecnico nerazzurro Mourinho, chiamato ad un doppio impegno forse ancora più duro di quello della juventus . La gara di oggi a Marassi, contro il Genoa, arriva dopo la brutta scoppola, rimediata sempre nel succitato stadio, ma contro la Sampdoria. Una sconfitta che lascerà sicuramente strascichi ed interrogativi che peseranno nella testa dei giocatori, ma ancora di più peserà il pensiero della sfida di Manchester, che varrà il pass per i quarti di finale di Champions e che, se non sarà raggiunto, varrà l'ennesima delusione a livello europeo. Facile dunque supporre che l'opportunità di avvicinarsi ulteriormente sia concreta e di conseguenza i tre punti nel derby diventano un imperativo. Insomma si presenta una situazione in cui la nostra Juventus dovrà dimostrare la propria maturità oltre al fatto di essere, questa volta veramente, tornata la Vecchia Signora che tutti conoscevano.