Toro, siamo alle solite

30.08.2010 18:54 di Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: www.srweb.eu
Toro, siamo alle solite
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© foto di Federico De Luca

Il Direttore afferma " Non facciamoci prendere dagli isterismi" e siamo perfettamente d'accordo con lui, però c'è qualche cosa che non torna in questo Toro di inizio stagione.

Siamo ancora convinti che Petrachi abbia preso il meglio di quello che che c'era in giro, Iunco e Sgrigna ne sono la prova, per non parlare poi di Obodo che consentirà al Toro, una volta registrato il centrocampo, qualità e tranquillità.

Garofalo e D'Ambrosio confermati sono un altro bel colpo ... purtroppo ci sono ancora delle lacune ed è qui che casca l'asino, nel senso che tutti si sentono in diritto/dovere di scatenarsi contro, usando un piemontesismo, il Presidente Rancino.

Fino all'altro ieri si sentiva un coretto generale che recitava: "Non ci sono soldi, fair play amministrativo", poi eccoli li uno dopo l'altro a spendere chi cinque, chi venti, chi cento bei milioncini, tutti tranne i club che navigano a vista nel panorama della serie A e della B(win).

A quale categoria appartiene il Toro? ... Purtroppo i dubbi sono pochi!

Ieri salta pure fuori la storia del Bomber con richieste clamorose che non potrebbero essere rifiutate ne dall'interessato ne dalla società ... adesso ci manca solo più questa ... Bianchi se ne vuole andare? La società lo vuole vendere?

Un altro anno si è arrivati agli ultimi due giorni di mercato senza avere ancora delle certezze ed è forse questo quello che infastidisce più di tutto, in fondo ci voleva poco ... bastava essere chiarissimi fin dall'inizio e non, visto che non sono arrivate offerte dire che Bianchi ed Ogbonna restano per la rifondazione, salvo arrivare alla fine del mercato e ritrattare tutto ... perchè forse arriva l'offerta irrinunciabile.

Se Pazzini va via dalla Sampdoria e Borriello va alla Juventus, se Huntelar va in Inghilterra e Drogba segna una doppietta, visto che Ibra è tornato ed il Real non ha vinto la prima, visto che l'Inter ha perso la supercoppissima e Milito non segna subito cinque gol ... allora con un movimento a catena stile terremoto e tzunami, Bianchi parte, Ogbonna va pure lui in depressione, Morello diventa il cuoco del Toro e Di Michele lo mettiamo a fare l'autista del bus della squadra.

Ovvio esageriamo, ma la situazione che ne viene fuori è più o meno questa e crediamo che per l'ennesima volta i nuovi arrivati, dal Mister a Sgrigna, si stiano chiedendo "... ma dove siamo capitati".
I bei giorni carichi di speranza e simpatia di Norcia sono già solo più un ricordo?

La stampa è di nuovo scatenata, i tifosi sul piede di guerra, la classifica fa paura, il Presidente si è rotto l'anima di essere insultato ... scusate ma in mezzo a tutto questo fra tessere del tifoso e sconfitte a raffica ... ma a chi viene ancora la voglia di andare alla partita?

Ecco di questo siamo stufi, dell'incertezza totale, oggi è tutto di un colore e domani tutto di un altro ... altro che isteria qui si tratta di schizzofrenia allo stato brado.

Il Crotone arriva sabato e ha già il tovagliolo legato intorno al collo stile Lupo Ezechiele con i tre porcellini, forse sarebbe meglio costruire la casa di mattoni, perchè a furia di capanne di paglia e di porcelli cucinati sullo spiedo di Varese e di Cittadella, qui si fa la fine della Pro Vercelli (con tutto il rispetto della neonata e rifondata società piemontese).

I tifosi si impegnino a tifare (cosa che capita spesso), i media cerchino di mediare un po' di più ... ma il Presidente capisca che se non parte dal presupposto che se vuole conquistare il tesoro (i 40 millions dei diritti tv) deve fare altri sacrifici ... qui non si va da nessuna parte.

Adesso ci manca solo che vendiamo l'unico in grado di buttarla dentro e chi prendiamo al suo posto? ... Forse potrebbe tornare Vantaggiato o magari con una buona proposta economica possiamo far tornare al calcio giocato Hugo Sancez e Paolo Rossi ... per la centesima volta ... staremo a vedere certo che barba però!