Toro-Pescara, il più grande spettacolo del week-end
Gian Pietro Bossina
Spettacolo doveva essere e spettacolo è stato. L’arrivo della squadra di Zeman all’Olimpico aveva suscitato non poche aspettative nella tifoseria granata che non sono certo andate deluse. Maratona gremita come sempre, pubblico che questa volta si presentava numeroso anche nel terzo anello e tutti pronti a dare il solito fondamentale sostegno alla squadra granata.
Sfida tra due dei tecnici più esperti della serie cadetta, caratterizzata dal calcio propositivo e spettacolare che entrambi hanno da sempre saputo offrire. La differenza questa volta l’ha fatta la maggior organizzazione della squadra di Ventura che, oltre ad un attacco sempre pericoloso, ha saputo abbinare la ormai consueta solidità difensiva. Tutto il contrario del tecnico boemo, che incurante di dover affrontare una formazione di livello superiore, non si è preoccupato di modificare la sua filosofia difensiva. Troppo facile per i giocatori granata, ben consci di cosa si sarebbero trovati di fronte, adottare le opportune contromisure per eludere la difesa altissima della squadra ospite.
Così la partita ha visto il Toro protagonista sin dai primi minuti di gioco, con le illuminanti verticalizzazioni di Iori, Vives e Basha ad innescare le punte. Solo l’insolita imprecisione di Stevanovic ha evitato al Pescara un immediato svantaggio. E’ lo schema su calcio d’angolo, provato e riprovato in allenamento, a dare il vantaggio al Toro. Palla corta per Iori, cross pennellato per l’inserimento di Basha che devia in rete. Ulteriore prova della maturità raggiunta dai granata è la reazione fornita nel secondo tempo dopo l’immediato pareggio dell’undici di Zeman. Questa volta è Vives a punire il portiere/libero pescarese con un preciso pallonetto dalla trequarti. Ritornato in vantaggio il Toro mette in ghiaccio i tre punti con due gol quasi in fotocopia di Sgrigna, assai abile a giocare con la linea del fuorigioco ed altrettanto freddo nel punire a tu per tu il portiere Anania. Una particolare menzione merita Basha, non solo per il gol del vantaggio ma anche per la tanta corsa, tantissima grinta e giocate di qualità che hanno esaltato il pubblico dell’Olimpico. Unici nei di giornata sono la mancata rete del Capitano e le due piccole disattenzioni che hanno consentito le due marcature del Pescara.
Da incorniciare, quindi, l’ultima apparizione casalinga del 2011, ora, in attesa del verdetto sulla sfida di Padova, l’obiettivo è quello di conquistare i tre punti sul campo del Modena sabato prossimo, prima della sosta natalizia. L’ultima gara di questo girone d’andata da record sarà il 6 gennaio con l’Albinoleffe a Torino, visto la fine fatta dal Pescara si prevedono nuove barricate.