Toro: fare le scelte giuste
Il Toro ieri ha ripreso gli allenamenti dopo questa Pasqua di resurrezione religiosa e dopo il periodo che ha decretato anche, più prosaicamente, la resurrezione della squadra dopo un limbo durato anche troppo.
Nella corsa ai Play e all'ultimo posto utile per la serie A il Toro, che comunque deve ancora conquistarsela la certezza di esserci, sembra essere la squadra più completa per affrontare il mini torneo della speranza, la rosa a disposizione di Lerda sia numericamente che come tasso tecnico è sicuramente più completa rispetto alle concorrenti.
Paradossalmente sembra proprio questo un limite per il Toro attuale, il rientro nei ranghi di Sgrigna e Iunco ha evidenziato o meglio riportato in evidenza vecchi problemi ... le scelte di Lerda.
Sgrigna torna ad essere titolare inamovibile (è questo quello che "temono" i tifosi) e Iunco nelle sue apparizioni stagionali è apparso troppo svolazzante per un campionato fatto soprattutto di concretezza, dove il Varese tra l'altro ne è una delle interpretazioni meglio riuscite.
L'innesto di Pagano in concomitanza con l'impiego dell'anarchico Gasbarroni, che in fondo è l'unico che riesce a dare quel tocco di follia tattica che serve per scompaginare le difese chiuse degli avversari, senza dimenticarci delle folate di Lazarevic sembravano aver dato una connotazione precisa alla squadra.
Sgrigna si è rivelato inconcludente e prevedibile in tante apparizioni, non si discutono le capacità del giocatore che però non sembra aver legato in campo con Bianchi ad esempio ... ottimo in fase di rifinitore quando crossa, molto meno nello scamio stretto.
Insomma l'ultima partita del Toro pur portando il punto che serviva e confermando il trend positivo ha lasciato tanti dubbi in chi osserva il Toro da fuori e se ci aggiungiamo anche Gabionetta, che sembra in recupero ... immaginiamo che il partito degli scontenti si allunghi notevolmente.
Pensare ad un attacco formato da Iunco, Bianchi, Antenucci e Sgrigna, sulla carta è fantastico ma nella realtà quando ti trovi di fronte degli onesti randellatori che corrono come dei disgraziati, diventa un limite troppo grande ... li non rientra nessuno e dopo 20 minuti, siccome De Feudis (squalificato la prossima) e De Vezze non sono Batmam e Robin, alla fine gli avversari arrivano da tutte le parti e non c'è Ogbonna che tenga, o prima o dopo la pera degli altri arriva sempre.
Compito difficile quello del Mister ... centellinare le forze, giocarsi i tanti Jolly a disposizione ma al momento giusto e mettere in campo una formazione sempre quadrata.
Proprio in vista dei Play dalla doppia sfida, Lerda può contare su 18/20 giocatori che si equivalgono, mentre gli avversari quando perdono anche un solo pezzo importante ne risentono.
Il Novara davanti ha Bertani, Gonzales e Rubino, il Toro Bianchi, Antenucci, Sgrigna, Iunco, Pagano e Pellicori (che vale Rubino), senza dimenticare Gas, Gabionetta e Lazarevic ... insomma non ci sarebbe partita ... non ci sarebbe, certo che se Sgrigna non esce mai, Bianchi nemmeno, Antenucci pure ... il Toro è come le altre squadre.
Ci piace questo Lerda più autoritario nel suo secondo mandato, basta non ricadere nell'assolutismo del primo periodo ... giocare con il 4-4-2 e alternare gli uomini, l'unico consiglio che ci semtiamo di dargli.
Ci si gioca tanto in questo finale di stagione, la serie A vorrebbe dire la Pasqua Granata, un altro anno di B non sarebbe la morte civile ... ma solo un'altro bel casino.
Le possibilità ci sono bisogna giocarsele al meglio.
GMC