Toro, e ti pareva: Bianchi ko!
Matematico. Tipico. Perfettamente da Toro. Di un Toro che va anche a cercarsele, però. Che cosa poteva capitare dopo la cessione di Amoruso? Quale poteva essere la notizia più temuta, con un attacco divenuto improvvisamente orfano di un elemento di livello superiore, praticamente regalato al Siena? Un infortunio di Bianchi, è ovvio. E che cosa è successo ieri, puntualmente? Che Bianchi si è fermato. Certo, sarà tutta colpa della sfortuna, per carità. Ma il masochistico prestito di Amoruso a una concorrente per la salvezza e la sua mancata sostituzione con un altro attaccante almeno di pari qualità non rappresentano certo il parto di congiure astrali, un diabolico frutto avvelenato, la pugnalata a tradimento della sfiga. No, proprio no: perché tutto è stato cercato e trovato (si fa per dire) alle ultime battute del mercato.
Sbolognando Amoruso al Siena per la bellezza (si fa di nuovo per dire, pensando alle cifre che ballano nel calcio) di 300 mila euro, il Torino l’ha sfidata, la sfortuna: con sfrontatezza, presunzione, incoscienza. Per la serie: chissenefrega se parte un bomber che era in vetta ai gol segnati nel Torino (4, più 2 regolari annullati); e chissenefrega se qui si segna col contagocce. Tanto c’è Bianchi. Sì, appunto! Peccato che stamane il centravanti debba sottoporsi a un’ecografia per capire che cosa diavolo gli è successo alla coscia...