Torna l'Uomo Nero e attacca a 360°

10.11.2008 22:35 di  Redazione TG.   vedi letture
Fonte: di Alvise Cagnazzo per NESTI CHANNEL - carlonesti.it
L'Uomo nero è tornato. Riemerso dal vuoto nel quale era piombato, a causa di polemiche e caos mediatici sollevati con la leggerezza di un anziano elefante in una cristalleria di Boemia, il ritorno dell'Uomo più discusso e misterioso, è scandito da una serie di rivelazioni e puntualizzazioni assai acide e corrosive. Una semplice telefonata, giunta ad ora di pranzo, con un prefisso telefonico sino ad ora mai sentito, ha nuovamente cambiato l'ordine dei pensieri e dei ragionamenti. Perché, come si suol dire, il veleno è nella coda… Domanda – Gentile Uomo nero, ci risiamo. Pensavo fosse finita, invece siamo di nuovo qui. Prima di tutto, mi dica perché. Risposta – Ride – Quando il gallo canterà, lei mi avrà già rinnegato tre volte. Non mi dica che si è dimenticato tutto? Delle pressioni che ha metabolizzato, delle polemiche, della chiusura, delle cose che ha e che, per diretta conseguenza, ho dovuto subire. Anche da parte di una importante società sportiva. Non le sembra di aver chiuso con troppa fretta un capitolo importante? Tutte le cose che ho detto, hanno avuto una collocazione precisa. Si ricorda dei commenti su Grygera, Salihamidzic e Mellberg? Ora non mi dica che non le avevo anticipato la bontà di questi investimenti. Mellberg al Bernabeu ha rischiato la gamba, Grygera sta disputando la sua miglior stagione. Ma questo, è il lato marginale. E sa perché? Domanda – Ci risiamo, Uomo nero. So già che passerò altre nottate a domandarmi del perché ho risposto a quella sua telefonata. Qui, le domande le faccio io. Non lei. Mi dica perché ha voluto prendere parola, nuovamente. Dopo un lungo silenzio. Risposta – Si ricordi che lei deve molto a me. Come io a lei. Hegel parlava della dialettica schiavo padrone. Non può esistere padrone senza uno schiavo che obbedisca. Non può esistere uno schiavo senza un padrone che comandi lui cosa fare. Fatte le debite proporzioni, non esiste un intervistatore senza un intervistato. Quindi, mi porti rispetto. Cosa ha fatto un giornale a caso? Ha massacrato Ranieri dandolo in pasto ai tifosi, in maniera indiscriminata. E adesso che si è dimostrato un buon allenatore, cosa fa? Tenta di attribuirsi meriti che non ha. Pazzesco, incredibile assioma. Mi viene da ridere. Secondo un teorema reggimentale, la Juventus avrebbe dato di più in campo per le critiche di "Tuttosport"? Come dire che il fascismo è caduto soltanto per merito di un quotidiano che ha risvegliato l'animo di un paese intero oppresso dal ventennio. Ma andiamo, smettiamola. Domanda - Preparo i bagagli. Quando esce di casa, controlli bene la toppa e osservi l'acqua nei fiori. Ho già capito tutto, ma spero lei non voglia compromettersi. E compromettermi. Risposta – Ride – La smetta di nascondersi dietro ad una tenda, perché le scarpe spuntano sotto il telo bianco e lei fa la figura del codardo. Lei ha tanti difetti. Domanda – Grazie, sempre molto gentile. Risposta – Ride – Ma ha un gran bel cuore, è un passionale vero. Non tradirebbe mai un amico, figuriamoci l'Uomo nero. Bene, un conto è avere me sapendo chi sono, e un conto e avere uno sconosciuto che non ha paura di nulla e che non è quindi ricattabile. Avesse saputo il mio nome, ogni persona che l'ha avvicinata, lo sa che avremmo rischiato tutti? Anzi, faccio l'egoista. Lo sa che avrei potuto subire conseguenze inimmaginabili? Domanda - Se lo sa perché me lo chiede? Non facciamo la fine di Totò e Peppino, per cortesia. La situazione già è grottesca per quello che è. Risposta - Io dico quello che penso e che voglio. Non esisterà mai con me una intervista addomesticata. Io sono libero, soprattutto dopo quello che ho passato. Domanda - Prosegua, finchè ci sarà concesso di parlare. Quindi accusa "Tuttosport" di aver trovato in Ranieri l'uomo ideale sul quale poi poter costruire una crescita mediatica? Risposta – Finalmente, ha capito. Ranieri fa ciò che può col materiale che ha. E non si dica che non ha sbagliato prima, è ovvio che lo abbia fatto. Ma non è il solo, tutti sbagliano. Sbaglia Mourinho, un altro sul quale avrei molto da dire, ma sto zitto che è meglio, anche se poi ne parlerò, e non può sbagliare Ranieri? E poi, è stata consegnata una pagina ai tifosi, da quel giornale. Solo per tenerli buoni, non perché si abbia rispetto di loro. Anche se loro, sono il motore immobile che alimenta il sistema. Per me, la situazione è allucinante. (1) Domanda – Adesso, se la conosco, riparte a dar botte. Risposta – Ride – Dello scandalo Saras di Moratti ne parliamo? L'inchiesta di Honegger parla di truffa. Insomma i risparmiatori non sono stati informati, secondo la procura, che l'utile 2005, pari a 292,6 milioni di euro, era gonfiato da utili derivanti dalle scorte di magazzino. Da li il bombare le azioni, e creare vantaggi indiretti all'Inter. Questo ha detto la procura, lo avesse fatto Moggi, cosa sarebbe successo? Ne approfitto per dirle che dietro questo grande Napoli c'è la regia di Moggi, nuovo consulente di De Laurentiis. Qui si parla, nel caso di Moratti, e lo fa la magistratura, di una sorta di doping amministrativo. Aveva ragione Chiusano quando mi disse: "Un conto è far correre i giocatori più veloce, un conto far correre i bilanci". Perché in quel periodo, i farmaci leciti li prendevano tutti, e il caos doping fu sollevato non sulle sostanze, ripeto lecite, ma sulla quantità offerta. Che come le dissi nell'intervista finita in un polverone, era inferiore a quella della maggior parte delle squadre di serie A. (2) Domanda – Sul Torino non dice niente? Risposta – Non c'è niente da dire. Ha un presidente egocentrico, dispotico ma intelligente. Ha tanti difetti quanti sono i pregi. Si crede Berlusconi, e parla al telefono con i tifosi tramite messaggi. Cosa che io odio. L'unico caso nel mondo. Scelga lei, il difetto fra i due elencati. Per me lo sono entrambi. Poi c'è quel Rosina che a mio avviso, e lo so, è attorniato da gente che lo esalta troppo. Che scambierebbe una vacca per un toro. Lo mungono, e basta. Di De Biasi, non parlo. Per me, non è un grande allenatore. Ma uno normale. Una volta mi disse che sarebbe tornato in eccellenza o in serie minori perché non era in grado di sostenere pressioni elevate. Una sentenza profetica. Domanda – Cosa hanno sbagliato? Risposta – Serve un uomo di raccordo fra Cairo e la squadra. Pederzoli è un direttore sportivo alla Secco, non un leader carismatico. Serve Marotta. E poi, i tifosi sbagliano troppo. Hanno combinato di tutto. E fatto di tutte. Hanno appellato Radice come capo delle prostitute. Era il 1976. Adesso, si stanno azzannando fra di loro. E sbagliano. Non cambiano mai. Hanno anche attaccato Pianelli. Il discorso è semplice. La città merita più rispetto. Anzi, le dico che è la città più civile e bella nella quale sono stato. (3) Domanda - Sereni vale la Nazionale? Risposta - Si, e vale i soldi che la moglie procuratrice chiede a Cairo. E' uno dei tre migliori portieri in Italia. Per me viene subito dietro Buffon, ed al terzo posto metto Viviano. Si segni questo nome. Potrebbe essere l'erede di Buffon anche alla Juventus. Tornando agli errori di Cairo, me lo consenta, devo dire una cosa. Domanda - Oramai comanda lei, qui. Faccia come se fosse casa sua. Tanto, bastano le prime due righe di questa intervista per capire che non dureremo a lungo. Risposta - Non si può confermare Corini a trentotto anni suonati. E non si può pretendere troppo da Bianchi. E' un tipo di giocatore che rende solo se gli si parla. Non bisogna fargli sentire il peso dello stadio. Se il Torino vince all'ultimo minuto contro un Palermo in dieci, i problemi sono tanti. Non c'entrano gli uomini in campo. Domanda – La saluto qui, dubito che torneremo a parlare. Risposta – Io ho più fiducia di lei. Se non parlerò, vuol dire che le pressioni saranno state forti. E che io ho fatto male a qualcuno. Dovrebbe mobilitarsi la stampa che conta. Io dico la verità, è tutto riscontrabile. Parlai di modalità di recupero fisico attraverso gli integratori? Domandate ai medici della Juventus se è vero. Parlai di fatti privati di Moggi? Domandate a lui. NESTI: CONTRADDITTORIO (1) "TUTTOSPORT" HA COMPIUTO UN'OPERA MERITORIA DI "VIGILANZA", A NOME DEI TIFOSI BIANCONERI, NEL MOMENTO PIU' DELICATO DELLA JUVE. ANCHE NEL 1982, LA STAMPA ITALIANA, QUANDO CRITICO' BEARZOT A INIZIO MONDIALI, EBBE LA SUA PARTE NEL MOTIVARE LA NAZIONALE, CHE POI VINSE LA COPPA DEL MONDO. IN OGNI CASO, APPREZZO MOLTO L'EQUILIBRIO CON IL QUALE RANIERI E I DIRIGENTI BIANCONERI HANNO SUPERATO LA BURRASCA, DIMOSTRANDOSI STRAORDINARI "MARINAI". (2) IL NESTI CHANNEL, DA MOLTO TEMPO, AUSPICA LA FINE DELLE OSTILITA' FRA INTER E JUVENTUS, LASCIANDO ALLE SPALLE, IN MANIERA DEFINITIVA, GLI ATTRITI DI CALCIOPOLI. BASTA CON LE DIETROLOGIE! SIANO LE MAGISTRATURE, ORDINARIA E SPORTIVA, A FISSARE LA VERITA' CON SENTENZE INAPPELLABILI. (3) CAIRO E', CASOMAI, UN PRESIDENTE DEMOCRATICO, PERCHE' TIENE I CONTATTI CON LA "BASE", COME NON FA NESSUNO, ATTRAVERSO GLI SMS. DE BIASI, NELL'ERA CAIRO, HA DIMOSTRATO PIU' VOLTE, E PER QUESTO E' STATO RICHIAMATO, DI ESSERE IL PRINCIPALE CONOSCITORE DELL'AMBIENTE. SONO CONVINTO CHE L'ATTUALE ASSETTO GRANATA, CAIRO-PEDERZOLI-DE BIASI, SIA IL MIGLIORE POSSIBILE, PERCHE' LA CLASSIFICA E' BUGIARDA, IN RAPPORTO AI MEZZI DELLA SQUADRA.