Torino, urge una riconciliazione

13.05.2010 19:12 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: www.srweb.eu
Torino, urge una riconciliazione
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© foto di Federico De Luca

Di chi è la colpa del "muro contro muro" che si è creato fra una parte della tifoseria ed il Presidente Cairo?
Ma soprattutto c'è una soluzione possibile?

E' una situazione un po' paradossale quella del Toro in questo finale di stagione: società ufficialmente in vendita, Presidenza contestata, mutismo dirigenziale e critica feroce ... tutto con il risultato sportivo ancora da conseguire e che condizionerà comunque pesantemente il futuro.

Ricapitoliamo un attimo.

La critica non ha certo tutti i torti quando se la prende con la gestione sportiva e dell'immagine del Toro, spesso è sembrato che se non proprio si improvvisasse per lo meno di andasse per tentativi.
Allenatori, Direttori Sportivi, Giocatori ... il Toro in alcuni momenti è sembrato una stazione ferroviaria e questo non ha giovato al rendimento sportivo.
La critica feroce dei media ha poi acuito la difficoltà del "rapporto", impossibile non notare come in certi momenti si andasse a cercare il classico pelo nell'uovo per poter criticare ed a volte pure denigrare ... bisogna riconoscere però che un fondo di verità c'è sempre stato e per quanto proditori certi attacchi un minimo di fondamento lo avevano.

Cairo dopo aver gigioneggiato a lungo, dopo essersi sovraesposto mediaticamente quasi fino allo sfinimento, ha cambiato bruscamente rotta.

La serie B è stata un duro colpo, ed a noi è sembrato che in primis lui si sia sentito tradito dalla squadra e molta "narrativa" si è fatta intorno a questo.
Poi il tifo organizzato nelle sue diverse sfacettature ha iniziato a far pesare la propria presenza contestando in maniera sempre meno sommessa, fino ad arrivare alle bombe carta della Sisport e al faccia a faccia dei Cavalieri.

Rivoluzione (ennesima) con Petrachi nel ruolo della Santa Inquisizione e messa in vendita della società ... e poi il silenzio! Quello della squadra interrotto la settimana scorsa.

Ormai siamo al punto che qualunque cosa faccia Cairo viene considerato come un valorizzare il suo prodotto ( il Toro ) per poterlo vendere al meglio.

Volete un ripasso anche sul ritornello della vendita?

(Critica) Hai comprato per 180.000 Euro il Toro e lo devi vendere a quel prezzo - (Cairo) Ci ho messo 20 milioni di fidejussioni - (Critica) hai garantito solo e mai speso ... anzi ti sei tenuto i guadagni - (Cairo) Se ci fosse da guadagnare come mai qui non viene nessuno a comprare? Ci ho rimesso dei soldoni di tasca mia ... potremmo andare avanti fino a domani.

Ora sarebbe meglio dire basta.

L'abbiamo già detto più volte e lo ribadiamo specialmente ora prima dei Play-off: urge una riconciliazione!

Il Presidente faccia il Presidente ed i tifosi i tifosi, gli ex facciano gli ex ed i "so tutto io", aggiungiamo con i soldi degli altri, si mettano l'anima in pace.

La soluzione sta nel dialogo pacato partendo dal presupposto che tanto nel muro contro muro ci rimette solo la squadra e di conseguenza i sogni di gloria dei tifosi.

Che brivido vedere ieri l'Atletico Madrid alzare la Uefa ... che ricordi lontani, brutti per i pali e le traverse ma ... ma quando ci ricapita?

Cerchiamo di metterci d'accordo? Speriamo vivamente che qualcuno faccia il primo passo, noi scrivendo queste righe pensiamo di aver incominciato il cammino.



GMC