Torino, urge il ritorno sul mercato

17.01.2011 11:44 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: Massimo De Marzi per www.carlonesti.it
Torino, urge il ritorno sul mercato
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© foto di Federico De Luca

Il mercato dovrebbe servire al Toro per colmare la lacune dell’organico di Lerda. E’ vero che dopo una serie positiva che durava da due mesi e mezzo, perdere a Varese contro una formazione in casa imbattuta da due anni ci poteva stare, ma il capitombolo è stato pesante ed è arrivato contro l’unica formazione affrontata dal Toro nelle ultime dodici giornate che li precedeva in classifica. Insomma, quando si tratta di confrontarsi con avversari di spessore si è capito che a questo gruppo manca qualcosa, almeno un elemento per reparto: invece si continua a sentir parlare solo della cessione di Ogbonna e coi soldi ricavati di qualche acquisto di spessore. Budel è un buon colpo, ma serve ben altro, specie ora che la vetta si è allontanata a undici punti e la previsione più realistica è quella di dover lottare per un piazzamento nei playoff, visto che Siena e Atalanta hanno organici (e budget) superiori a quello del Toro.

Ora la palla passa a Cairo, che deve allargare i cordoni della borsa e mettere Petrachi nella condizione di fare mercato senza puntare solo su prestiti o acquisti a costo (quasi) zero. La rosa va migliorata nella qualità, oltre che nella quantità, servono almeno un difensore (due, in caso di partenza di Ogbonna), un altro centrocampista oltre a Budel e una punta, considerando che Iunco starà fuori a lungo e Bianchi è appena rientrato dopo un lungo stop. E non si può chiedere sempre a Sgrigna di essere il tuttofare e il jolly del reparto avanzato. La concorrenza non brilla, il Novara sta perdendo colpi, Livorno e Reggina non sono irresistibili, l’Empoli sta riemergendo dopo un lungo buio, ma non si può sperare solo nelle disgrazie altrui per risalire la classifica. Vivacchiare in B non può essere la normalità per il Toro, la serie A deve essere inseguita con ogni forza e con tutti i mezzi, perché investire adesso può consentire di andare all’incasso (diritti tv, maggiori incassi, premi degli sponsor) tra sei mesi.