Torino, se non c'è Bianchi son dolori

19.04.2011 08:58 di Marina Beccuti   vedi letture
Torino, se non c'è Bianchi son dolori
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© foto di Federico De Luca

Una cosa è certa: Rolando Bianchi esce sempre dal campo con la maglia sudata. Questo è l'indice inconfondibile della sua dedizione alla causa granata. Ieri sera, in una partita convulsa dall'inizio alla fine, Rolandinho ancora una volta è stato decisivo nel segnare il gol del pareggio. Senza la sua rete si sarebbe interrotta la fase positiva che durava da tre settimane, ovvero da quando Lerda si era riposizionato sulla panchina granata. Il capitano era riuscito anche a mancare in precedenza una palla gol clamorosa. Non è stato all'altezza della situazione Antenucci che, contro la Reggina, s'è visto poco e quel poco che ha fatto l'ha sbagliato, peccando anche di egoismo quando non ha servito i compagni meglio smarcati. Non era serata per l'ex catanese che ha tirato di fretta e furia, sparando fuori palloni utili. Si ha l'impressione che con Bianchi Antenucci si perda a voler fare il fenomeno, forse soffrendo in parte la potenza del compagno di reparto. Dovrebbe rimanere più tranquillo per essere meno sprecone sotto rete.

La svolta della partita c'è stata quando è entrato Cavanda, che ha dato quella fantasia in più che era mancata durante tutta la partita, nonostante alla fine Lerda abbia osato schierare sia Sgrigna che Iunco, insieme a Bianchi ed Antenucci. Ha giocato una partita generosa anche Pratali, che si è preso più volte la licenza di andare a dare una mano all'attacco. Comunque nel momento in cui il Torino ha cominciato a schiacciare gli avversari nella loro area il gol è arrivato. Il punto guadagnato permette ai granata di rimanere quinti e tenere dietro la Reggina, ma sono due punti persi nei confronti di chi sta davanti e adesso la rincorsa al terzo posto si fa senza dubbio più complicata.