Torino, Pjaca conquista Juric: il croato è già un punto fisso nell'undici granata

Due settimane per prendersi il Toro: sono stati tempi da record per Marko Pjaca, terzo acquisto dell’estate granata firmato dal direttore tecnico Davide Vagnati dopo il portiere Etrit Berisha e il giovane danese Magnus Warming. E se l’estremo difensore si è presentato come il vice Vanja Milinkovic-Savic e il classe 2000 si è dimostrato acerbo fin dagli allenamenti in Val Gardena, il croato si è subito conquistato la scena e un ruolo da protagonista. Titolare sia contro il Rennes che contro l’Az Alkmaar, 100 minuti complessivi in campo con la maglia granata, una traversa colpita in Francia e un gol segnato in Olanda: questo lo score di Pjaca nei primi quattordici giorni alla corte di Ivan Juric.

E proprio il tecnico è stato tra i principali protagonisti della trattativa, lui che ha spinto così tanto per abbracciare il suo connazionale sotto la Mole. Non si erano mai incrociati in nessuna esperienza precedente, ma il primo impatto tra i due è stato ottimo: Pjaca si è presentato in ottima forma, complice anche di un inizio di preparazione con Massimiliano Allegri alla Juventus, e Juric gli ha subito dato le chiavi della trequarti, anche perché ancora oggi resta il reparto maggiormente bisognoso di rinforzi. Il binomio sembra funzionare, ora il classe 1995 punta a riscattarsi dopo tante stagioni deludenti tra scarso utilizzo e tanti guai fisici.

L’obiettivo dell’allenatore sarebbe quello di piazzarlo alle spalle di Andrea Belotti insieme ad Antonio Sanabria, anche se i punti interrogativi più grandi restano proprio sul Gallo. L’offerta di rinnovo del presidente Urbano Cairo è sempre lì che aspetta una risposta, il capitano vuole capire quali potranno essere gli sviluppi derivanti dalla cessione di Romelu Lukaku dall’Inter al Chelsea: Edin Dzeko sta prendendo la strada verso la Milano nerazzurra, la Roma si guarda intorno e l’Atalanta è in agguato. Intanto, però, la certezza nell’attacco di Juric è rappresentata da Pjaca, che come numero di maglia ha scelto l’11.