Torino, Petrachi: "Fui ad un passo dalla Lazio..."

01.04.2010 17:24 di  Raffaella Bon   vedi letture
Fonte: laziosiamonoi

Garanzia di successo. Questo è Gianluca Petrachi. Protagonista di un'annata fantastica sotto la bandiera del Pisa (promozione dalla C alla B ed il miracolo serie A sfuggito di pochissimo), attualmente ricopre il ruolo di direttore sportivo nel Torino di Urbano Cairo. Dopo qualche settimana di affiancamento a Rino Foschi, il 6 gennaio ha preso in mano le redini del club granata in prima persona e, nonostante le difficoltà ambientali, è riuscito ad operare al meglio sul mercato di riparazione ed a riportare la squadra piemontese in alto, in piena lotta promozione. Accostato a più riprese alla Lazio, il dirigente leccese si è detto sempre molto onorato dell'interesse di una società importante e blasonata come quella biancoceleste. Nel 2008 il presidente Lotito lo contattò, ma come rivelato dallo stesso Petrachi, in esclusiva ai microfoni de lalaziosiamonoi.it, non se ne fece nulla perchè alcune situazioni non collimavano tra di loro: "Lotito mi contattò precisamente due stagioni fa quando ero ancora sotto contratto con il Pisa. Decisi di andare via dalla società toscana e mi incontrai con lui. Sostanzialmente, però, il discorso non decollò mai perchè c'erano diversi punti su cui non ci trovavamo, sulla programmazione, sulla progettualità. In quel momento non c'erano i presupposti per concludere la trattativa. Io ho proseguito sulla mia strada, la Lazio sulla sua. Di lì in poi non ho più avuto modo di sentire Lotito. Probabilmente quello non è stato il momento giusto per incontrarsi". Il sogno di approdare in serie A ed in un grande club, magari nella Lazio, Petrachi non lo ha mai abbandonato: "Per carattere sono una persona ambiziosa. Adesso sto lavorando per il Torino a 360 °. Ma nella non si può mai sapere. Nessuno può pretendere di chiudere una carriera nel posto in cui ha iniziato. Ora devo dire che mi sento bene. Nella società granata ho la possibilità di fare il Petrachi, ossia di agire da vero e proprio ds, di avere una mia autonomia su ciò che concerne la gestione dell'intero ambiente e dei rapporti tra le varie componenti. Per questo sono contento di rimanere qui". Un'ultima battuta sul collega Igli Tare: "E' sempre difficile giudicare dal di fuori le prestazioni di un collega. E' evidente che lavorare nella Lazio attuale non è cosa semplice, c'è un ambiente ostile. Non voglio entrare nel merito ma credo che quando c'è molto legame tra le varie componenti societarie le cose procedono sempre verso il meglio. Purtroppo si vede che nella Lazio questo non accade...".