Torino, oggi l'ultima di Longo e tanti altri. Poi sarà rivoluzione targata Giampaolo
Non c’è tempo da perdere, la nuova stagione del Toro deve già cominciare da domani. Quella contro il Bologna sarà una gara utile soltanto per le statistiche: si cercherà, se non altro, di non eguagliare il record negativo di gol subiti, i 69 del 1950/1951 (ora i granata sono a 67). Poi, via alla programmazione, e di lavoro da fare ce ne sarà tantissimo. C’è bisogno di una rivoluzione, vera e propria, anche perché questa stagione è stata fallimentare sotto tutti gli aspetti. “A Longo va detto grazie” le parole del presidente Urbano Cairo che sanno tanto di benservito all’attuale tecnico: così si partirà da un nuovo allenatore, tutti gli indizi portano a Marco Giampaolo.
E poi c’è una rosa da ricostruire, visto che ci sono diverse pedine con le valigie in mano. In tanti hanno in mente altre strade e altri progetti, su tutti Armando Izzo e Nicolas Nkoulou: il primo è da tempo nel mirino dell’Inter, il secondo doveva essere ceduto già l’anno scorso prima di essere messo fuori rosa e poi reintegrato, ma ora qualcosa si è rotto. Lyanco è destinato a un ritorno a Bologna, a Berenguer e Aina non dispiacerebbe tornare uno in Spagna e l’altro in Inghilterra. E poi ci sono i due big, Sirigu e Belotti, i giocatori dai quali tutti vorrebbero ripartire. Sono i top player del Toro, quelli che tra parate e gol hanno evitato la retrocessione. Qui, però, bisognerà capire se le loro ambizioni saranno le stesse del presidente Cairo, quest’estate chiamato davvero a un esame di fondamentale importanza. Il portiere guarda con interesse Roma e Napoli, nel caso in cui ci fosse un viavai tra i pali potrebbe candidarsi in giallorosso o in azzurro, mentre sul Gallo resta sempre forte l’interesse della Fiorentina e di diversi club di Premier League.
In ogni caso, quella di oggi a Bologna sarà l’ultima in granata per tanti protagonisti di questa stagione. Poi, più ancora che il tempo dei processi, servirà ricostruire immediatamente perché il progetto di quest’anno è fallito sotto ogni punto di vista. La prima estate da granata del ds Davide Vagnati sarà subito bollente, tra cessioni e acquisti dovrà allestire una rosa competitiva. E consegnarla, con ogni probabilità, a Marco Giampaolo.