Torino, Nicola promosso al primo derby: un'impresa nell'era Cairo
Il derby era il vero tabù di Urbano Cairo: da quando è diventato presidente, il patron granata si presentava alla stracittadina con 19 sconfitte all’attivo in 23 sfide totali. Sabato, invece, ha assaporato fino a 10 minuti dalla fine il sogno di vincere il suo secondo dopo quello del 2015, ma l’inzuccata di Cristiano Ronaldo lo ha costretto nuovamente a rinviare la gioia. Intanto, però, il suo Toro non ha perso, conquistando un punto fondamentale in chiave salvezza. Così, Davide Nicola può dirsi promosso a pieni voti al suo esordio nel derby della Mole.
Negli oltre 15 anni di era Cairo, nessun tecnico era riuscito a passare indenne al primo confronto con la Juventus. Era successo a Walter Alfredo Novellino, poi a Gianni De Biasi e a Gian Piero Ventura, venendo in epoca più recente anche a Sinisa Mihajlovic, Walter Mazzarri e Moreno Longo. Pure a Marco Giampaolo, l’ultimo allenatore prima di Nicola, non andò meglio, con la rimonta subita all’Allianz Stadium da 0-1 a 2-1 dello scorso novembre. Nicola, invece, è riuscito a spezzare questa maledizione: da una parte gli vanno dati i giusti meriti per aver schierato un Toro quadrato e compatto, “un Toro con le palle” come lo ha definito il presidente Cairo nel post-partita, e dall’altra però va riconosciuto che si è trovato di fronte una della Juventus più in difficoltà degli ultimi anni. In questo momento della stagione, un pareggio è oro considerando la situazione di classifica dei granata; tra qualche tempo, però, aumenteranno i rimpianti di aver rinviato nuovamente il successo in un derby, con il Toro che dal 1995 ad oggi ha trionfato soltanto una volta.
Intanto, Nicola si conferma l’uomo delle stracittadine: tra campo e panchina, infatti, il suo score è invidiabile. Le statistiche sono quasi completamente legate alla città della Lanterna, dove in carriera ha sfidato sei volte la Sampdoria. In cinque occasioni faceva il calciatore, in quella più recente guidava il Grifone dalla panchina: a Genova, però, ha però soltanto un derby nel lontano novembre 2000. Per il resto, tre vittorie e un pareggio, mentre a luglio scorso, all’esordio da allenatore, ha battuto i blucerchiati per 2-1 trovando tre punti fondamentali in chiave salvezza. Sotto la Mole ne ha trovato soltanto uno, di punto, ma importantissimo per la lunga corsa per restare in serie A: Nicola ha mantenuto il suo essere “uomo derby”. Torino, infatti, non è Genova, ed è la città dove si vive la stracittadina meno equilibrata d’Italia.