Torino, chi si accontenta gode...
Flavio Bacile
Cercare di trovare qualcosa a cui aggrapparsi dopo la trasferta a Castellammare è più una professione di fede che non un puro ragionamento logico, eppure dobbiamo trovarlo, perché se non si può assolutamente salvare la prestazione, bisogna pur tener conto di quanto ha fatto questa squadra fino a questo momento. Contro la Juve Stabia, il Toro di Ventura ha mostrato quanto può contare l’aspetto psicologico in una squadra di calcio, il Toro non solo ha costruito pochissimo, ma ha giocato talmente male, palloni buttati avanti a caso, pochissimi movimenti offensivi, centrocampo saltato in fase di costruzione per 45’, difesa impreparata che ha rischiato e non poco nella prima mezzora, che trovare una giustificazione tecnica appare impossibile.
Indefinibile poi l’atteggiamento della squadra, che veniva dalla brutta caduta interna contro il Verona, e dalla quale ci si aspettava tutt’altra partita, che è invece sembrata impaurita a tal punto da preferire il non gioco, la melina fine a se stessa, il fraseggio in orizzontale prolungato all’eccesso, ritenendosi di fatto incapace ad imporre il proprio gioco. Forse come ha ricordato Ventura era difficile costruire qualcosa con la Juve Stabia chiusa nella propria metà campo, ma il Toro ha dato la sensazione di non volerci neanche provare, ed è questa la cosa che ci ha lasciato più basiti, e che ha fatto infuriare gran parte della tifoseria. Un Toro abulico, privo di nerbo, imbambolato, che doveva trovare nuova linfa dalle forze fresche messe in campo, e che invece proprio da queste non ha avuto le risposte che cercava, nè sul piano tecnico, nè sul piano del dinamismo.
Quanto alle scelte di Ventura, ribadito che il tecnico è l’unico che ha ben presente la situazione fisica dei giocatori, anche perché li allena ogni giorno, destano però più di una perplessità, non ultimo l’inserimento di Bianchi a tre minuti dalla fine, per un Meggiorini apparso per 87’ il peggiore in campo dei granata. Quanto alle scelte iniziali, Stevanovic ha confermato ulteriormente che sulla sinistra è lontanissimo parente del giocatore visto sull’out destro, che Ogbonna spostato sulla sinistra può anche starci, ma lascia un buco centrale che appare incolmabile, e che forse mancando Iori, il duo centrale andrebbe rinforzato con un altro centrocampista.
Fortunatamente tutto è ancora nelle mani del Toro, ma la squadra di Ventura deve svegliarsi da questo torpore, può anche starci il black-out interno con il Verona, ma l’atteggiamento della squadra contro la Juve Stabia non solo, non può appartenere alla capolista, ma è molto lontano da quello che è il Toro per la propria tifoseria. Qualcuno potrebbe dire, e, nel suo modo di vedere le cose potrebbe avere anche ragione, che era importante fare muovere la classifica dopo la batosta interna contro gli scaligeri.
Allora chi si accontenta gode. Forse sì, forse no.