Torino, Cairo al quinto utile consecutivo ma il 2018 sarà in rosso

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Il Torino grazie alle regole rigide e una sorta di spending review imposte da Cairo è il quinto utile consecutivo. Fatturato netto da 70 milioni, plusvalenze per 71, 37 al netto delle tasse. In cinque esercizi ha compiuto utili per 60 milioni dal 2013 al 2017. Il bilancio 2018 però sarà quasi certamente in rosso. Il Torino è diritti televisivi dipendente perchè questi influiscono per 50 milioni su 70, quindi per un buon 73% del totale. I ricavi derivati dagli ingressi allo stadio sono solo 5 milioni di euro mentre i ricavi commerciali sono aumentati 1 milioncino, arrivando a 8,3. La voce che riguarda i costi del 2017 sono relativi agli arrivi di Lyanco per 7 milioni, Berenguer per 6,3, Iago per 6,3 e Milinkovic-Savic per 3,2 con conseguente aumento del monte ingaggi a quota 54,5 milioni di euro ovvero il 78% sul fatturato netto, dove ci sono da sommare i costi operativi di 19 milioni. Dopo 5 anni si tornerà a vedere rosso e quindi non ci sarà un attivo causa i 30 milioni spesi per la campagna acquisti estiva, più i riscatti di Rincon e Niang che porta il tutto a quota 50. Dall'altro lato Barreca ha portato una discreta plusvalenza, Niang sarà da ricollocare, Ljajic pure. Per i prestiti ha ricevuto 5,2 milioni di euro. Al netto di questo, Cairo ha investito molto. Il presidente però avrebbe un tesoretto dato dalle possibili cessioni di alcuni giocatori, Belotti su tutti anche se molti alla cifra giusta possono partire. Il pregio del numero uno granata, in questo senso, è stato riuscire a confermare quasi tutti in un'annata di investimenti pesanti come la scorsa.