Torino, buchi da tappare
DZEMAILI - Dopo le nostre indiscrezioni, rivelate la settimana scorsa, continuano a susseguirsi le voci sul macedone, ma di passaporto elvetico. Blerim Demaili, salito alla ribalta specialmente nella prima parte di campionato, è di proprietà del Bolton che l'ha girato al Torino l'estate scorsa, con la formula del prestito con diritto di riscatto. Il patron Cairo, per calmare le acque, ha chiarito prontamente la fase di stallo, annunciando che lo svizzero resterà sotto la Mole: "Ho tempo fino a fine aprile per valere il diritto di riscatto e il Bolton non può impedire alcunché. Acquisterò di sicuro Dzemaili, visto che la lettera agli inglesi è già pronta". Indagando circa questa lettera, trapela che in settimana sarà già spedita, per mettere fuori causa la Fiorentina, la quale aveva già sondato il terreno con i "Wanderers" inglesi, i quali chiedono al club di Cairo almeno due milioni di euro per completare il riscatto. Dunque, la telenovela potrebbe essere presto archiviata per buona pace del giocatore che aveva affermato: "Per ora ho in mente solo la salvezza con il Toro, poi a fine stagione ci siederemo attorno a un tavolo per analizzare la situazione. Di certo c'è solo che io voglio un trasferimento definitivo e non l'ennesimo prestito, anche se la situazione non è nelle mie mani".
ATTACCO – E'certamente il tallone d'Achille d'una squadra che annaspa nei bassifondi della classifica, nel disperato tentativo di mettersi in salvo. Nella scorsa finestra invernale la società ha preferito non muoversi in questa direzione (anzi, è partito Amoruso), puntando e sperando su un improvviso riscatto dei vari Bianchi, Ventola, Stellone, che invece hanno regalato qualche sporadica gioia. Indubbiamente, il reparto offensivo andrà rinforzato e le ultime indiscrezioni parlano d'un primo assalto fallito. A Riccardo Meggiorini, punta che sta trascinando il Cittadella alla salvezza in B. Cairo è titubante circa il rendimento a livelli così alti del 23enne, che peraltro è attualmente in comproprietà tra l'Inter ed il club veneto, con il prezzo di metà cartellino che s'aggira su 2,5 milioni di euro. Molto probabilmente Meggiorini finirà all'Atalanta (avvantaggiata su granata, Udinese e Cagliari) e il Toro si butterà su altri obiettivi. O meglio, su un ariete da doppia cifra. La mossa, da non fallire, spetterà al "fiuto" del diesse Foschi, che potrebbe riallacciare le fila per il discorso Di Michele o per quelli, rimasti tali nel mese passato, che portano ai vari Fornaroli, Lupoli, Langella. Ma forse ci vorrà uno sforzo maggiore, per portare sotto la Mole qualcosa di veramente più sostanzioso …
SEMIOLI/ROSINA - La stagione è ancora in corso, ma Foschi è in stretto contatto con Corvino, il quale è intenzionato a cedere alle richieste per il mediano viola classe '80, nato in provincia di Torino e cresciuto calcisticamente nelle giovanili toriniste dal 1997. Semioli, a fine stagione, finirà sulla lista dei partenti, i granata sono in pole, ma indubbiamente ci sarà bagarre per l'esterno già seguito a gennaio da Cairo e acquistato dai toscani nel luglio 2007 per quasi 7 milioni di euro. Capitolo Rosina: sulla scrivania del diesse Foschi è giunto un fax per l'ex Parma dal Lione, fortemente interessato al giocatore, le cui prestazioni sono in forte calo da ormai tre anni a questa parte. I francesi sono quanto mai decisi e hanno proposto una cifra vicina ai 10 milioni di euro, con il mister Claude Puel che vede nel giocatore granata un futuro campione e vuole averlo a tutti i costi a sua disposizione per il prossimo anno. Il Toro però, vista la situazione di classifica, tiene tutto in stand by, in attesa di conoscere i verdetti di questa tribolata stagione.
RUBIN/DELLAFIORE - Partiamo dal terzino, su cui aumentano le voci che lo vorrebbero nel mirino d'una Inter decisa all'assalto. Foschi cerca di sminuire, ma la società di via Durini ha già preso i dovuti contatti, mettendo le mani avanti a un paio di mesi dall'apertura ufficiale del mercato estivo. E' stato Mourinho a "consigliare" Marco Branca, il quale ha prontamente contattato l'agente del giocatore Bruno Carpeggiani, che rivela: "Mi chiese quale era la situazione contrattuale del ragazzo, penso siano interessati. Di sicuro dovremo incontrarci con Cairo perché Matteo è forse quello che guadagna di meno al Toro". A fine stagione, si spera a salvezza acquisita, resterà Paolo Hernan Della Fiore? Per il difensore la questione si ripropone un'altra volta, proprio come nella precedente breve avventura vissuta sotto la Mole. Ma stavolta, per volontà del diretto interessato, il finale dev'essere scritto diversamente, in sintonia con le buone prestazioni del giocatore argentino, che non nasconde certo la sua volontà: "Io ho già deciso, sul mio futuro la decisione spetta solo al Torino. Sarei felicissimo di restare: non voglio giocare solo sei mesi per mettermi in mostra e poi ripartire. Questa volta vorrei fermarmi".
CAMOLESE - Come non mai, il suo destino è legato alla salvezza. Altrimenti Cairo potrebbe nuovamente sbarazzarsene, anche se non è sicura nemmeno questa ipotesi. La più solida, certamente, è quella d'un Toro che riesca a rinsavire, a tirarsi fuori da queste tremende sabbie mobili e a "regalare" al neo allenatore torinista la ri-conferma in panca. Il patron granata, infatti, difficilmente deciderà di stravolgere nuovamente la guida tecnica e si ritroverà a fare i conti con le pretese, giuste e dovute, del mister classe 1961, che s'è fatto convincere, dopo vari e intensi colloqui, dal d.s. Foschi ad accettare un "contrattino" di quattro mesi, a cottimo, come lo ha ribattezzato qualcuno. Il tecnico di S. Mauro Torinese, per primo, ha dichiarato di crederci, ha spronato i suoi come solo i veri sergenti sanno fare: c'è da star certi che, se porterà a termine l'impresa, difficilmente i dirigenti granata potranno esimersi dal confezionare il prolungamento contrattuale.
QUALE DESTINO? - Nel calderone degli uomini che presto dovranno interrogarsi profondamente sul loro destino (oltre a quelli di seguito), figurano anche Abate e Barone. Partendo dal fluidificante dell'Under 21, in compartecipazione libera col Milan, la situazione è tutta da vedere e starà alla volontà dei rossoneri se reputare, o meno, all'altezza l'ex empolese; altrimenti starà al Toro proporre una lauta offerta e tenersi in casa un ottimo talento del nostro calcio. Oppure, qualora andasse male, si potrà virare su Franco Semioli, che tanto piace a Cairo, il cui assalto nel mercato scorso è fallito dopo una trattativa lunga circa tre settimane. Guai a sbilanciarsi però, come nel caso di Barone, il quale dovrà decidere autonomamente il proprio futuro, senza badare ad alcun vincolo. Queste le sue ultime parole a proposito: "Sono rimasto perché sono testardo, fino a giugno voglio restare qua, poi si vedrà". Infine, vi sveliamo d'un incontro, qualche giorno fa, fra il ds Foschi, Bianchi e il suo manager Tinti, incontratisi a Torino per cercare di svegliare dal torpore l'ex attaccante del City, il quale deve ancora guadagnarsi la pagnotta affidatagli, generosamente, a inizio stagione. Senza dimenticare che in ballo ci sono altri tre anni di contratto.
CESSIONI - Per un vero bomber che tutta la piazza attende, un altro pronto a salutare la Mole e dintorni. Si tratta di Roberto Stellone, la cui avventura in granata sembra giunta al capolinea, visto il basso rendimento e, soprattutto, il contratto in scadenza. L'ex Genoa difficilmente rinnoverà e ha già fatto sapere le sue intenzioni: come in passato, rifiuterà proposte dall'estero perché convinto di poter continuare a giocare in serie A. Empoli e Livorno, che già hanno drizzato le antenne, torneranno alla carica in caso di promozione e una delle due, a pensarci bene, sembrerebbe proprio la chance ideale per un attaccante desideroso di rilancio. E di gol soprattutto. Capitolo Pratali: fosse per lui vorrebbe più spazio per giocarsi le proprie possibilità, ma le sirene dello Zenit di San Pietroburgo sono così fragorose da avere un richiamo fortissimo. Specie per un difensore come lui, finito ai margini della squadra e spedito in campo col contagocce. Tanto che, per la stracittadina con la Juve, non è stato neppure convocato (per motivi apparentemente tecnici). I russi, che hanno abbandonato la pista poco economica che porta a Meira del Galatasaray, sarebbero disposti a pagare il dovuto l'ex 29enne empolese, pronto a volare al servizio degli zar.