Torino, Beretta: "Savio fa al caso nostro"

26.12.2009 11:13 di  Raffaella Bon   vedi letture
Fonte: www.cronacaqui.it


© foto di Giacomo MoriniMario Beretta non fa dram­mi e aspetta il mercato. Nono­stante il tempo a disposizione non sia infinito: «Dobbiamo lavorare, tanto. E fare punti, subito». Smentita, dal tecni­co, ogni possibilità di stravol­gimenti: « Di certo faremo qualcosa, in entrata come in uscita, ma nessuno qui ha mai parlato di rivoluzioni».
Beretta, lei ha in mano il Toro da appena tre settima­ne. Può tracciare un primo bilancio?
«Dal punto di vista dei risulta­ti il bilancio è negativo. L'aspetto positivo però c'è: ho trovato una squadra che ha tanta voglia di lavorare. E ora come ora di lavoro ce n'è pa­recchio da fare».
Le linee guida del mercato di gennaio sono state trac­ciate.
«Con Cairo e Foschi ci sentia­mo ogni giorno e tutti noi ab­biamo le idee chiare, ma è evidente che se è difficile il mercato a luglio, lo è ancora di più a gennaio».
Allora cosa manca al Toro per decollare?
«Abbiamo individuato le ca­renze del gruppo. Ora sarà premura della società indivi­duare le soluzioni».
Nomi non ne vuole fare, al­lora uno lo facciamo noi: Savio. Il giudizio di Beret­ta?
«È un elemento interessante, che ha caratteristiche adatte e utili al nostro tipo di gioco. Può fare al caso nostro: e se non fosse apprezzato, non sa­remmo in ballo per aggiudi­carcelo ».
Savio è un nome in entrata. Di Di Michele invece si è parlato di possibile parten­za.
«Con la società non abbiamo mai parlato di Di Michele. È chiaro però che in questo mondo il mercato, per media e procuratori, inizia con un me­se d'anticipo e tutti si scatena­no. La situazione è in diveni­re, ma lui è un professionista e non ne risentirà, in ogni ca­so ».
Il suo compito appare ar­duo anche al più inguaribi­le degli ottimisti. Quanto conta allora il lavoro di un tecnico in una squadra nel 2010?
«È una questione annosa. Non so in quale percentuale conti l'allenatore, ma di fatto credo per noi sia fondamentale so­prattutto la società: più il club dà forza al tecnico e più sarà importante il suo ruolo».
Quando vedremo allora il Toro di Beretta?
«Spero presto. Qualcosa si è visto nel primo tempo col Sas­suolo, ma è troppo poco, non è sufficiente: spero di vedere presto la mia filosofia in cam­po, d'altronde tempo ce n'è, ma bisogna fare in fretta e fare punti, senza dire e sperare che prima o poi arriveranno».
Altrimenti sarà ancora fal­limento, con i tifosi giusta­mente inferociti.
«E proprio a loro voglio fare i miei auguri, sperando che il 2010 inizi bene e prosegua nel migliore dei modi. L'unica co­sa che posso promettere, però, è che ce la metteremo tutta: se finora abbiamo dato il cento per cento, ora daremo il 150 per cento».