Torino, Basha: "E' finito il calcio se ho segnato io"

11.12.2011 00:32 di  Elena Rossin   vedi letture
Torino, Basha: "E' finito il calcio se ho segnato io"
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© foto di Image Sport

Riunioni e spiegazioni del mister in settimana per preparare le giocate. I due gol subiti potevamo evitarli e in gol ci potevamo andare prima. Fra qualche mese ci sarà un Toro ancora più forte. C’è molta sintonia con i tifosi.

 

Primo gol con la maglia granata fatto a una squadra che concede pochissimi spazi agli avversari.
“Ragazzi, è finito il calcio se ho segnato io (ride, ndr)”.


Un po’ prima di segnare ha anche fatto un cross molto bello, con una gran giocata di esterno.
“Su queste giocate in settimana il mister ci aveva ben ben martellato, tutti i giorni ci faceva riunioni e grandi spiegazioni e alla fine tutto questo lavoro è stato importante. Il mio primo gol non ha importanza, ma lo ha aver conquistato i tre punti e aver lasciato il Pescara dietro”.

Aver sbloccato la partita non è cosa da poco.
“Potevamo farlo anche prima, è vero che ho sbloccato la partita però poi siamo stati ripresi e i due gol potevamo anche non prenderli, ma va bene così, è il calcio e ne riparleremo in settimana”.

Potevate evitare i due gol concentrandovi di più o con che altro?
“Ma secondo me è un fatto mentale, perché sul quattro a uno quando mancano pochi minuti dalla fine e ci si rilassa un po’. Non si deve cercare dei colpevoli, perché abbiamo sbagliato un po’ tutti e potevamo essere più concentrati mandando la palla in avanti e invece l’abbiamo mandata in dietro, la prossima volta non dovrà succedere”.

Lei e tutta la squadra state crescendo.
“Lo avevamo detto che sarebbe avvenuto, nei primi mesi non si riesce subito a trovare il livello atletico al cento per cento, poi più passa il tempo più lo si trova e fra qualche mese si vedrà ancora un Toro migliore”.

Lo dice la classifica e lo dice il campo questo Toro è forte.
“Siamo forti sì, e lo abbiamo sempre detto e si è visto fin dalle prime giornate che il Toro è un avversario da battere per tutte le altre squadre, perché siamo primi in classifica e perché abbiamo un allenatore che ci insegna a giocare a calcio con giocatori che lo seguono e tutti ci stiamo dando da fare. Se qualche volta sbagliamo fa parte del calcio e non bisogna farne succedere un casotto: qualche volta si legge che c’è stato un passaggio sbagliato e apriti cielo. Bisogna essere più positivi per raggiungere l’obiettivo”.

Il mini ritiro di Malta che obiettivi ha?
“Non ci voglio pensare, il prof (Alessandro Innocenti il preparatore atletico, ndr) ci metterà sotto e ci massacrerà, fatemi godere il gol e a pensare solo alla gara con il Modena dove dovremo fare tre punti, poi penseremo a Malta”.

Prima di Modena c’è il quarto d’ora con il Padova.
“Giocare un quarto d’ora non è facile e bisognerà andare là e rischiare un po’ per fare gol subito, certo che sarà dura, ma aspettiamo cosa dirà il giudice lunedì”.

Lei in poco tempo è diventato un beniamino dei tifosi, se lo sarebbe aspettato?
“Il mio rapporto con la gente è bellissimo, mi hanno sempre incitato e da parte mia ci metto l’impegno, se poi gioco bene o male fa parte del calcio, ma la sintonia con i tifosi cresce e quando arrivano i risultati i problemi non vengono fuori”.