Tifosi del Grosseto: lettera aperta a Piero Camilli

09.08.2009 15:00 di  Raffaella Bon   vedi letture
Fonte: Fonte: maremmanews.tv

Il Centro Coordinamento Grosseto Clubs scrive una lettera al Presidente dell'Unione Sportiva Grosseto Piero Camilli.
Di seguito il testo integrale.

"Caro Presidente,
chi le scrive è una parte di quello "zoccolo duro" della tifoseria, ma con questa nostra ci sentiamo di rappresentare tutti i sostenitori grossetani che hanno colorato di biancorosso la notte magica dello Zecchini, lo scorso 7 giugno, ed hanno fatto ammutolire per affetto, calore e sportività, con un quarto d'ora finale da brivido, uno stadio intero che doveva essere festante come quello di Livorno.
Abbiamo ancora nel cuore quel coro "grifoo, grifoo" che ci ha fatto sognare.
Siamo stati, da sempre, al fianco del Grifone in ogni campo o stadio calcato dalle maglie biancorosse. L'abbiamo seguita e sostenuta in questo sogno che da dieci anni ci sta facendo vivere ininterrottamente.
E non finiremo mai di ringraziarla.
Così come non lasceremo mai solo il nostro Grifone per il quale abbiamo tremato, sofferto e lottato, siamo scesi anche in piazza gridando le nostre ragioni ed il nostro amore.
Noi siamo tifosi, amiamo il Grosseto e da innamorati viviamo di emozioni e ragioniamo spesso con il cuore.
Però da un po' di tempo a questa parte abbiamo ascoltato voci, parole e comunicati, letto dichiarazioni e visto immagini che ci hanno lasciato perplessi.
Come siamo certamente amareggiati per una campagna abbonamenti che procede a rilento, ma anche perché nessuna delle nostre, tante, proposte ed idee sugli abbonamenti sia stata recepita.
La nostra intenzione è stata, e sempre sarà, quella di coinvolgere e portare allo stadio sempre più persone solo ed esclusivamente per il bene del Grosseto.
Ed è per questo che, oggi, le chiediamo, da tifosi, quale futuro avrà il nostro Grifone, quali sono le sue reali intenzioni, quali le condizioni per cedere la società, quali, ce lo auguriamo, quelle perché lei resti il nostro Comandante."
A noi lo deve.
Grazie Presidente.