Telelombardia - San Siro contro Seedorf, è sfida
Tra Clarence Seedorf e i tifosi rossoneri fin da subito è stato il classico rapporto di amore e odio, più amore che odio precisiamo. Un rapporto che parte male, il primo luglio 2002 quando l'olandese viene accolto dalla rabbia dei tifosi che gli rimproverano il passato da interista. Ma sul campo Seedorf li fa subito ricredere: diventa un punto fermo del Milan di Ancelotti, titolare inamovibile e fondamentale per la vittoria nei primi due anni di Champions League e Scudetto. Per i primi segnali di crisi bisogna risalire alla stagione 2006-2007, più precisamente a febbraio, con il Milan quarto in campionato, quando dagli spalti di San Siro nella gara con la Samp parte qualche mugugno per un atteggiamento ritenuto troppo superficiale, "Cammina in campo", questo diventerà il ritornello, zittito da una prestazione super con tanto di gol ad aprile a Monaco con il Bayern, che permetterà al Milan di proseguire il suo cammino in Champions e vincerla. In un continuo Sali e scendi, il fondo è stato toccato in questa stagione, con buona parte dei tifosi che lo ha additato 'Cocco di Ancelotti', e che nel dualismo iniziale con Seedorf avrebbe voluto vedere più spesso quest'ultimo in panchina. Allora ecco i fischi, prima timidi, poi assordanti il 22 febbraio contro il Cagliari, prima della gol partita, con tanto di mano portata all'orecchio in segno di sfida e sfogo nel post partita. Un rapporto diventato terribilmente conflittuale, con i tifosi che ora non gli perdonano più nulla, lo si è visto anche contro il Lecce quando il cambio Ronaldinho per Seedorf è stato accolta da un'autentica ovazione.
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