Spalletti pondera l'offerta dello Zenit

03.10.2009 13:37 di Raffaella Bon   vedi letture
Fonte: Gazzetta dello sport
Spalletti pondera l'offerta dello Zenit
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© foto di Filippo Gabutti

Di nascosto da tutto e tutti, come nei film di James Bond, o magari in Mission Impossi­ble. L’agente segreto Luciano Spalletti ha raggiunto San Pie­troburgo giovedì, e nonostan­te le precauzioni prese dall’ex tecnico giallorosso e dal club russo alla fine si è saputa la ve­rità. Lo Zenit corteggia Spallet­ti da mesi, questo potrebbe es­sere il momento giusto per concludere l’affare. Ma nessu­no lo dice. Anche perché all’al­lenatore attuale Anatoly Da­vydov è stata data una garan­zia: potrà portare a termine il lavoro, fino alla fine della sta­gione (mancano un paio di me­si) il posto è suo. E il tecnico, ex giocatore dello Zenit, sta an­dando bene. La squadra è risa­lita in classifica e ora è terza.

Visita Terzo posto vuol dire preliminari Champions, la pri­ma condizione posta da Spal­letti per accettare le proposte dei russi. Che sono ricche se si considera l’ingaggio (circa tre milioni) e soprattutto i bonus, che possono raggiungere i 50 mila euro a partita vinta. «So­no venuto per vedere l’ambien­te, per capire come lavorano qui», racconta Spalletti da San Pietroburgo. Il club russo, pas­sato il primo momento di im­barazzo, ha ammesso la pre­senza in città dell’ex allenato­re della Roma: «Spalletti è ve­nuto per conoscere la città e la squadra, non per firmare subi­to ». Anche perché è una deci­sione da ponderare bene, vi­sto che la famiglia Spalletti è perplessa sul trasloco.

Possibilità Ma la città è splendi­da, il club ha intenzione di tor­nare nel giro delle migliori d’Europa e l’ambiente è idea­le: lo Zenit si allena a Udelna­ya, nel bel mezzo di un parco pubblico, sotto lo sguardo dei passanti, adulti e bambini. La tensione non è paragonabile a quella di Roma, ma ugualmen­te Spalletti ha voluto soltanto fare una ricognizione. Anche perché per la prossima stagio­ne molte opportunità si potreb­bero aprire in Italia: a partire dal Milan, che tenterà di finire la stagione con Leonardo, e do­po potrebbe toccare proprio a Spalletti, che da giugno sarà li­bero di firmare per un altro club italiano. Il Milan ha pen­sato a lui più volte, sempre bloccato da motivi di opportu­nità (la volontà di Berlusconi di non disturbare la Roma) e di tradizione (scegliere allena­tori di casa). Ma ora tutto po­trebbe cambiare, per questo è facile che Spalletti e lo Zenit non si decidano e si rivedano fra qualche settimana.