Sirigu, che crollo! Penultimo per rendimento tra i titolari di A

TUTTOmercatoWEB.com

Vi ricordate il Salvatore Sirigu del biennio 2017-19, rientrato nel campionato italiano dopo sei anni di assenza, e guadagnatosi i gradi di eroe fantacalcistico per chi vi aveva puntato? Un pallido ricordo. Lontano nel tempo, nello spazio, e, soprattutto, nell'immaginario collettivo di tifosi e calciofili. Nonostante il suo posto da "Numero 12" azzurro sia per ora solido (ma la regular season è ancora lunga, e la concorrenza è gremita e agguerrita), il portiere granata, trentaquattro anni compiuti meno di un mese fa, un misto di scarso feeling con la retroguardia granata, di frequenti amnesie della stessa, e di appannamento a livello personale, anche a causa di evidente assenza di vere motivazioni, rischia di farne crollare le quotazioni.

Lontano dal rendimento degli altri estremi difensori coinvolti nella lotta per non retrocedere (l'isolano Cragno in particolare, ma anche le matricole Provedel e Cordaz, col ducale Sepe unico associabile a Sirigu in quanto a occasionali nebbie profonde), Sirigu occupa la penultima posizione, tra i titolari della Serie, sia in fatto di media voto (gol subiti e altri bonus/malus esclusi), pari a 5.89, superiore di un solo centesimo a quella del beneventano Montipò; discorso analogo per quanto riguarda la fantamedia, inclusiva dunque di tutti i bonus e i malus, con un misero 3.84, anche in questo caso sopra di appena un centesimo al fanalino di coda (il succitato pitagorico Cordaz). Il recupero di Sirigu, innanzitutto dal punto di vista mentale e motivazionale, tra le tante incombenze di cui Nicola si sta facendo carico, per conseguire un obiettivo-salvezza che, a tre settimane dal suo insediamento, appare un po' meno disperato.