Sirigu alla DS: "La piazza granata pretende tanto. Chi indossa questa maglia deve avere molta responsabilità"

16.04.2018 20:02 di  Marina Beccuti  Twitter:    vedi letture
Sirigu alla DS: "La piazza granata pretende tanto. Chi indossa questa maglia deve avere molta responsabilità"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Salvatore Sirigu è stato ospite ieri sera della DS a Rai2, dove, tra le altre cose, ha anche preso le difese del comportamento di Gigi Buffon a Madrid.

Parlando del Torino ha ammesso: “È una maglia che pretende responsabilità, più che essere pesante, per il passato glorioso della squadra e per quello che rappresenta per la città di Torino. È una piazza molto emotiva, che pretende tanto, che gode delle vittorie ma riesce a volte anche a vivere con un po’ di negatività nelle sconfitte. L’abbiamo provato fino al mese scorso”.

Spiegando l'atmosfera del derby ha sottolineato: "È una partita unica, particolare per l’ambiente attorno alla squadra, per i tifosi è qualcosa di diverso. I valori tecnici vengono appianati, le squadre possono essere quasi uguali anche se ci sono delle differenze tecniche. Il derby è il derby, è così in tutte le città”.

Riguardo alla squadra della sua regione, il Cagliari, ha detto di non essere mai stato vicino a loro: "Non mi hanno mai cercato, non c’è mai stata la possibilità di andare lì. Noi sardi siamo molto legati al Cagliari, è una squadra che ha fatto la storia della nostra regione”.

Su quanto è successo a Madrid, riguardo alle parole pesanti di Gianluigi Buffon, Sirigu ha difeso il compagno della nazionale: "È dura accettare un risultato del genere, le sue parole sono state figlie del nervosismo e della delusione di averci creduto fino alla fine per 90’. Si sono visti sfumare i supplementari, immagino sia stato difficile da digerire per tutti e soprattutto per lui che ha un rapporto viscerale con la squadra. Non so cosa dovrebbe fare, è una persona molto intelligente, perbene, penso che sia capace da solo di capire se deve aggiustare il tiro o no. Non posso permettermi di dare un consiglio a una persona del genere”.