Seck a Torino Channel: "Devo migliorare nella finalizzazione. Juric come un padre"

26.07.2022 17:30 di  Marcello Ferron   vedi letture
Fonte: tv.torinofc.it
Seck a Torino Channel: "Devo migliorare nella finalizzazione. Juric come un padre"
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L'esterno offensivo del Torino Demba Seck è stato intervistato da Torino Channel. Queste le sue dichiarazioni.

Come ti senti a 4 giorni dalla fine del ritiro?

"Siamo molto stanchi, abbiamo lavorato tanto, però è un lavoro che ci serve per il campionato. Sono molto contento per il primo gol in granata, il mister mi ha detto di stare tranquillo, di non giocare sempre per segnare, che il gol sarebbe arrivato. Il mister ci chiede di andare in pressione, ho visto che l'avversario era girato e poteva andare solo lì".

In che cosa vuoi lavorare e migliorare?

 "Sulla finalizzazione. A fine allenamento, quando eravamo a Torino, il mister mi diceva di fermarmi e lavorare sulla finalizzazione. Quando hai la palla vai in uno contro uno, se la perdi non fa nulla".

Che tipo di rapporto hai con Juric?

"È come un padre per me, mi vuole molto bene, mi aiuta tanto, sono contento della fiducia che mi dà lui, che mi ha dato il Torino. Ringrazio tutti per l'opportunità".

Qual è il bilancio con il Toro ma anche a Torino? 

"Sono ancora molto carico, voglio fare tante belle cose. Non ho giocato tantissimo ancora e vedo che i tifosi mi vogliono già molto bene. Voglio fare bene per loro, fuori dagli allenamenti non faccio grandi cose. Sto a casa, guardo film, il mio preferito ultimamente è "Man on Fire", l'ho guardato 5 volte, Denzel Washington è il mio attore preferito. Leggo anche molto, con Bremer ci scambiavamo anche libri. Ho iniziato a leggere molto grazie al mio procuratore. Ora sto leggendo un libro su Kobe Bryant, mi piace molto il basket, ci gioco anche ma non sono molto bravo. Il balletto che faccio per esultare l'ho preso da Ja Morant, è il mio cestista preferito attualmente".

Perchè hai scelto la maglia numero 23?

"Per Michael Jordan, mi piace molto. Se vedi tutti i grandi hanno questa mentalità del lavoro, io mi ispiro a loro. Penso che nella vita bisogna lavorare come dice il mister".

Chi sta guardando tra i giocatori della A e degli altri campionati? 

"Guardo molto Mbappé e Haaland, sono della mia generazione. Mbappé mi piace perchè lavora molto, fisicamente è cambiato rispetto a quando era al Monaco e segna di più, prima era veloce, ora fa un sacco di gol. Haaland invece è cattivo, vuole fare gol. Non sono un tipo così, sono più tranquillo".

Come trascorrete il tempo libero in ritiro?

"Io e Singo facciamo i giri di tutte le camere, giochiamo molto a carte poi io leggo 1-2 ore. Il più simpatico? Senza dubbio Izzo, ma anche Sanabria, anche se non sembra, fa molto ridere".

Come hai trovato la Serie A?

 "E' un campionato molto molto duro e molto tattico. Difficile trovare spazi, ma penso di potere fare bene, lavorando molto. Quando ero in Primavera, a Ferrara, spesso facevo allenamenti con la prima squadra ed ho visto che per poter giocare lì dovevo lavorare sul mio fisico. Ora sono 80kg, ma spero di arrivare a 83, 80 kg non bastano. La cultura del lavoro me l'ha trasmessa un po' tutta la mia famiglia. Mio papà è molto contento, era contentissimo quando mi hanno chiamato in Nazionaler, mi dà spesso consigli. Ho un gruppo su WhatsApp con mia mamma e mia sorella, ci sentiamo tutti i giorni".