Se la Asl blocca una squadra, ma gli stop non sono tutti uguali, il 3-0 a tavolino è automatico? Tutte le risposte sulla Serie A
Se la Asl blocca una squadra, il 3-0 a tavolino è automatico? E' questa una delle domande che torna in auge, dopo gli ultimi avvenimenti legati al Covid che rischiano di mettere nuovamente in ginocchio la Serie A. La risposta è: no, anche se è molto probabile.
Precedente. L'anno scorso - ricorda il Corriere della Sera - la Asl bloccò il Napoli per la trasferta di Torino. La Juve si presentò allo Stadium, l'arbitro attese 45 minuti poi decretò la fine della partita. Il Napoli perse 3-0 a tavolino. Quest'anno la Salernitana non si è potuta presentare a Udine. Stessa procedura per l'arbitro, ma il giudice sportivo non ha omologato il 3-0 a tavolino.
Possibilità di ricorso. La squadra che perde 3-0, ad ogni modo, può fare ricorso. Così come in effetti fece il Napoli, col giudice che annullò lo 0-3 a tavolino facendo rigiocare la partita. Stessa situazione si verificò per Lazio-Torino.
Perché non si rinvia? Tornando all'attualità, sorge spontaneo un altro dubbio: ma se la Lega sa che facendo ricorso la partita sarà recuperata, perché non rinvia? In questo caso - ribadisce il Corriere della Sera - creerebbe un precedente. Se a una squadra accorda il rinvio anche le altre si sentirebbero in diritto di richiederlo e il calendario sarebbe sconvolto. Per questo non è stata spostata la finale di Supercoppa Inter-Juve, in programma il 12 gennaio a San Siro, nonostante l’ok dei due club al rinvio.
4 le partite che non si disputeranno in questo turno Bologna-Inter, Salernitana-Venezia, Atalanta-Torino e Fiorentina-Udinese non si giocheranno poiché le Asl di Bologna, Salerno, Torino e Udine hanno bloccato le squadre mettendole in quarantena.
Un nuovo protocollo e una sfida alle Asl. La Lega Serie A è pronta a dare battaglia per mandare avanti il campionato, che oggi ripartirà con - almeno - quattro partite in meno rispetto al programma. Ieri sera il consiglio di Lega ha varato le nuove regole, che sposano quelle della UEFA: con dodici calciatori - anche della Primavera - e un portiere si gioca, altrimenti 3-0 a tavolino. E da via Rosellini sono pronti a ricorrere al TAR contro i provvedimenti delle aziende sanitarie.
Le regole sulla quarantena. Nel mirino, finisce secondo i club la mancata osservanza della nuova circolare del 30 dicembre, che esclude la quarantena per i vaccinati con booster o seconda dose da meno di quattro mesi. In questi casi, ragionano i club del massimo campionato, le Asl non possono fermare le squadre e si deve giocare. Un aspetto che però, evidenzia la Repubblica, non riguarda tutti club nello stesso modo: l’Udinese è stata fermata nonostante i giocatori abbiano già la terza dose e in questo caso la Lega avrebbe qualche speranza. Nel caso del Bologna, viceversa, tutti i giocatori hanno passato i quattro mesi dalla seconda dose e riceveranno il booster soltanto lunedì: circolari alla mano, non sembrano esservi troppi appigli per i ricorsi.