ROSINA: «Toro, coraggio!»
Ha senso immaginare una sfida nella sfida tra lei e Ibrahimovic? «No. La partita è Toro-Inter. E se uno di noi due diventa protagonista, grande merito sarà dei compagni. Quanto a Ibra: è indiscutibilmente il punto di forza straordinario dell’Inter».
Il passaggio del turno in Coppa Italia e il buon inizio di campionato hanno ampliato le vostre ambizioni? «No, è presto. Però siamo partiti col piede giusto e si coglie un entusiasmo crescente nel mondo granata. La nostra squadra è stata allestita ottimamente in estate. Nello spogliatoio c’è allegria, non solo concentrazione e voglia».
Le ha dato fastidio non essere stato inserito da Lippi nel listone, peraltro provvisorio, dei 50 papabili per il Mondiale? «No, nessun fastidio. Desidero portare in alto il Toro: se farò bene, anche il ct si accorgerà di me e penserà che potrei essere utile per l’Italia. Sta a me metterlo in difficoltà nelle scelte».
Talora, negli ultimi due anni, si sono sparse voci circa un interessamento proprio dell’Inter per lei. «Ma non mi hanno mai contattato direttamente. Nei mesi scorsi alcune squadre hanno manifestato un interesse, ma non ho mai abbozzato alcun tipo di trattativa. Io volevo restare e il presidente Cairo non voleva cedermi. Bene così, evviva, anche se il calcio è un mondo molto strano e allora non ha senso dire adesso che giocherò per sempre nel Toro».
Chi è De Biasi, per lei? «Quasi un padre. Mi gestisce e mi comprende da tre anni, è un uomo saggio e un bravo tecnico. Il nostro rapporto è ottimo. Ci è capitato anche di pizzicarci, qualche volta, ma solo per il bene della squadra. E per viaggiare nella stessa direzione».
E Mourinho? «Mi è molto simpatico.Quando venne a vederci in amichevole a Lugano, qualche tempo fa, fu pure spiritoso: spiegò che era venuto lì perché non abita troppo lontano e perché il parcheggio vicino allo stadio era comodo... Dopo la partita gli chiederò la giacca! In cambio, se la vuole, gli darò la mia maglietta...».
Dovendo scegliere, meglio un gol all’Inter o alla Juve? «Sicuramente è meglio segnare alla Juve, ma la risposta più bella è segnare a entrambe».